
"Per una piattaforma logistica molto ricca, fatta di porti e interporti, come quella del Friuli Venezia Giulia gettare uno sguardo verso il futuro entro il contesto del Nord Est è una giusta ambizione e la due giorni di Trieste ha permesso di mettere a fuoco le prospettive del corridoio Imec, che dall'India arriva al Mediterraneo e all'alto Adriatico, e di fare il punto sugli snodi chiave dello sviluppo di un'area strategica come la nostra".
Lo ha affermato l'assessore alle Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia Giulia Cristina Amirante che oggi ha concluso a Trieste gli Stati Generali della logistica del Nord Est.
"È stato un confronto molto prezioso - ha evidenziato Amirante - perché il sistema logistico è fortemente interconnesso e richiede di lavorare in sinergia.
Si tratta di gestire nel modo ottimale la veicolazione delle merci via gomma, via mare e via ferro, incentivando quest'ultima con razionalità, con il giusto bilanciamento e sempre tenendo conto delle opportunità del trasporto combinato. Per questo motivo abbiamo voluto dare vita in Friuli Venezia Giulia a cabina di regia regionale".
Due i punti chiave indicati dall'assessore per il superamento delle principali criticità: il nodo ferroviario di Udine e la capacità ferroviaria sulla tratta Trieste-Monfalcone.
"Il nodo di Udine, punto d'incontro tra il corridoio mediterraneo e quello scandinavo - ha detto Amirante -, è un'opera essenziale per la quale la Regione è riuscita a ottenere il commissariamento, il che significa garanzia sul finanziamento di tutti i 340 milioni necessari e realizzazione in tempi compressi grazie a una procedura che viene semplificata".
Per quanto riguarda la Trieste-Monfalcone "il suo raddoppio rimane una necessità anche dopo che l'Alta velocità era stata bocciata in passato e include difficoltà di vario ordine a partire dall'orografia del tratto in questione.

Al momento l'elevato fabbisogno di traffico che si riscontra oggi viene fronteggiato con l'ottimizzazione logistica degli interporti".
Infine, Amirante si è soffermata sul progetto, giunto a livello esecutivo, del nuovo collegamento ferroviario tra il fiume Corno e la ferrovia Trieste-Venezia.
"Per la realizzazione del nuovo raccordo si prevede l'estensione dell'area di stazionamento in direzione ovest e del tratto di linea dal quale, poi, si dirama il nuovo raccordo per un'estensione che si sviluppa per quasi 5 km.
Questa nuova tratta - così l'assessore - andrà a sostituire completamente l'attuale tracciato del binario di dorsale, che oggi passa all'interno dell'abitato di San Giorgio di Nogaro a pochi metri dalle abitazioni, con oggettive limitazioni di esercizio e impatto sull'abitato, aggirandolo a ovest al fine di risolvere le criticità attuali".
Alla giornata conclusiva degli Stati Generali della Logistica del Nord Est hanno preso parte, tra gli altri, la vicepresidente uscente del Veneto Elisa De Berti, l'assessore alle Infrastrutture dell'Emilia-Romagna Irene Priolo e, in collegamento, il vicepresidente della Provincia del Veneto Achille Spinelli e l'assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche della Lombardia Claudia Maria Terzi.