Lo sciopero nazionale del trasporto ferroviario, iniziato sabato 12 ottobre alle 21 e in corso fino alle 20:59 di oggi, domenica 13 ottobre, ha provocato numerosi disagi per i viaggiatori in tutta Italia.
L'agitazione, indetta da diverse sigle sindacali tra cui Cub Trasporti, ha portato a significative cancellazioni, soprattutto delle Frecce di Trenitalia e del traffico ferroviario regionale, con l'eccezione di Trenord in Lombardia, dove il servizio è rimasto meno compromesso.
Secondo quanto riferito dalla Cub, l'adesione allo sciopero è stata particolarmente forte in settori chiave della circolazione.
Tuttavia, per quanto riguarda Italo, nonostante le adesioni allo sciopero, le cancellazioni sono state meno numerose rispetto a Trenitalia.
Questa situazione ha creato molte difficoltà per chi contava di spostarsi in treno nel weekend.
Potrebbe raggiungere il 70% l’adesione allo sciopero proclamato dalle sigle autonome Cub trasporti e Sgb sui temi della sicurezza, degli orari e del salario, con decine di collegamenti alta velocità, Intercity e regionali cancellati in tutta Italia.
"Dati non ne abbiamo ma abbiamo dei rilievi empirici che ci dicono che forse siamo al 70% di adesioni dei lavoratori", fanno sapere dalla segreteria nazionale della Cub, "questo non è un dato che si riflette direttamente sul numero dei treni fermi che comunque sono alti”.
"Stanno aderendo allo sciopero settori nevralgici che quando si fermano impongono la cancellazione dei treni perché non ci sono garanzie", ha riferito il segretario nazionale della Cub Trasporti, Antonio Amoroso.
Alla stazione di Milano Centrale, già dalle prime ore del mattino di oggi, lo sciopero del personale del Gruppo FS, Trenord e Italo ha causato la cancellazione di oltre 20 treni.
Tra le 7 e le 8:30, circa un collegamento su tre dei previsti è saltato, creando disagi significativi per i viaggiatori.
Anche alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze si sono registrate numerose cancellazioni di treni e disagi, sebbene il personale in servizio non abbia segnalato particolari criticità.
Le lunghe file, formate in gran parte da turisti, si sono concentrate alle biglietterie e agli sportelli per ottenere informazioni sullo stato dei treni e le possibili alternative di viaggio.
Il Gruppo FS aveva avvertito che lo sciopero avrebbe potuto avere "un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia”.
L'agitazione punta a una rivendicazione della piattaforma di rinnovo del contratto per i dipendenti delle imprese impegnati in attività ferroviaria sia lato merci che viaggiatori.
Cub Trasporti ricorda che si tratta del sesto sciopero per chiedere più sicurezza e aumenti a parità di orario di lavoro, oltre che per contrastare privatizzazioni, esternalizzazioni e precariato e per chiedere un contratto ferroviario unico di tutte le imprese che svolgono attività ferroviaria.
Il sindacato di base sottolinea di non voler creare contrapposizione con pendolari e passeggeri: "Scioperiamo per chiedere sicurezza e assunzioni anche per loro: il blackout di Roma Termini, come le morti sul lavoro, sono e devono essere prevenute", sottolineano.