La stazione ferroviaria di Ferrandina rappresenta un importante snodo di collegamento per una vasta area del basso Potentino, servendo non solo la città di Ferrandina, ma anche numerosi comuni limitrofi come Pomarico, Miglionico e Pisticci.
La sua posizione strategica, a breve distanza dalla zona industriale, la rende un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori.
Da Ferrandina sono in corso i lavori della ferrovia che in 12 minuti raggiungerà Matera.
Il presidente dell’associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, Nicola Pavese, chiede la prosecuzione della ferrovia fino a Gioia del Colle per poter collegare il capoluogo materano allo scalo logistico Lamasinata, all’aeroporto e al porto di Bari.
Si tratta quindi di un collegamento, tra Puglia e Basilicata, trasversale e importante tenendo conto che la mobilità è un diritto sancito dalla Costituzione al quale fanno riferimento cittadini e imprese.
Nonostante la posizione della Basilicata, cerniera fra le regioni meridionali, le comunità si trovano spesso nella condizione di non poter esercitare tale diritto per la scarsità di collegamenti ferroviari almeno con le regioni confinanti oltre che con le località più attrattive dal punto di vista turistico.
Viviamo in un’epoca in cui la facile connessione agevola lo sviluppo e abbatte lo spopolamento dei piccoli paesi.
Pertanto, alla stazione di Ferrandina e nel rispetto del suo ruolo, l’ente comunale locale dovrebbe riservare particolari attenzioni puntando al suo potenziamento e all’efficienza dei collegamenti al fine di consentire agli imprenditori della vicina zona industriale nonché ai cidi trarre vantaggi nei traffici commerciali e nelle esportazioni.
Sono necessarie azioni concrete da parte delle istituzioni – afferma Pavese – al fine di garantire le esportazioni e la competitività, valorizzando le potenzialità del territorio.
Per questo facciamo appello al senso di responsabilità della politica e delle parti coinvolte assicurando la nostra collaborazione e disponibilità.
Dobbiamo registrare una carenza di volontà e di incapacità a risolvere i problemi. Il nostro auspicio è che si lavori in maniera seria ed impegnativa per fare in modo che lo scalo ferroviario di Ferrandina (al servizio di molti paesi del Materano) possa incrementare innanzitutto la frequenza dei treni.
La nostra stazione – ricorda Pavese – è collegata al “cervello informatico” di Rete FerroviarIa Italiana di Bari, dal quale si gestiscono ogni giorno le varie problematiche legate all’andamento dei treni sulle lineee lucane, insieme a circa 500 treni e un centinaio di stazioni. Inoltre nello scalo ferrandinesec è presente la “Sala Blu” per offrire un servizio adeguato ai passeggeri con mobiità ridotta.
A Ferrandina, infatti, fermano non solo i treni locali, ma anche i Frecciariossa da/per Milano e gli Intercity da/per Roma Termini. Si tratta quindi di una stazione ferroviaria fra le più moderne e attrezzate della Basilicata.
Per questa ragione alla vigilia del 2019 RFI realizzò alcuni lavori di riqualificazione con una serie di parcheggi, mentre il Comune di Ferrandina avviò la parte di sua competenza, lasciando dopo qualche mese sospesi i lavori.
E’ il caso quindi – sollecita Pavese – di riprenderli al più presto visto che il piazzale stazione e la strada verso la Basentana attualmente si trovano in una situazione di evidente degrado e abbandono.
Più volte come associazione “Matera Ferrovia Nazionale” abbiamo sollecitato il Comune di Ferrandina ad eseguire i lavori sospesi e previsti da un progetto dell’arch. Michele Iacovazzi. Lavori che nel 2019 dovevano essere completati nel giro di qualche mese.
Per renderla efficiente mancano alcuni provvedimenti irrinunciabili: un presidio della Polferr o di personale addetto alla vigilanza che possa invogliare l’utenza alla frequentazione. incrementando l’utilizzo di pendolari dei paesi vicini come testimoniano le tante auto parcheggiate sul piazzale; abbiamo (invano) segnalato al Sindaco di Ferrandina la necessità di realizzare alcuni interventi ormai irrinunciabili come la collocazione di una pensilina in corrispondenza del 1° binario, visto che le altre pensiline sono state posizionate in corrispondenza del 2°.3° e 4°binrio.
Si avverte inoltre la necessità di riaprire il bar-ristoro (da utilizzare anche come deposito bagagli; manca anche una bacheca relativa agli orari dei numerosi bus che sostano a Ferrandina scalo, come pure l’illuminazione del piazzale è inadeguata perché i fari fulminati non vengono sostituiti con tempestività, oltre alla necessaria di collocare segnaletica orizzontale e verticale idonee verso la strada Basentana con l’indicazione Matera.
Nei mesi scorsi il sindaco di Ferrandina aveva annunciato che le cose sarebbero cambiate in breve tempo con la riapertura del bar, ma al momento non vi è alcuna traccia di interventi realizzati.
Alla stessa maniera – denuncia Pavese – il primo cittadino di Ferrandina continua ad estraniarsi dal discorso volto a collegare la Valbasento a Bari (via Matera-Gioia del Colle).
Con soddisfazione invece segnaliamo l’igiene della toilette per i viaggiatori, della sala di attesa e dei locali riservati all’ accoglienza. Cosa di cui si occupa RFI. Tutto ciò evidenzia anche le notevoli potenzialità dell’infrastruttura, dove si potrebbe creare addirittura qualche posto di lavoro.
Ci sembra il caso quindi di rendere la stazione di Ferrandina (alle porte di Matera) più sicura, comoda e accogliente, tenendo conto che Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Ferrandina sono chiamati a gestirla e a intervenire per migliorarla senza aspettare l’attivazione dell’l’importante infrastruttura che dal 2026 dovrebbe collegare la valle del Basento a Matera.
Non si tratta di interventi di riqualificazione costosi alla luce dei finanziamenti pubblici ricevuti: è necessario – conclude Pavese – quindi intervenire prima possibile per rendere più agevole l’accesso ai servizi ferroviari e all’interscambio ferro-gomma per coloro che devono raggiungere i paesi limitrofi.
Foto di Repertorio