
Giunta alla sua dodicesima edizione, la manifestazione dedicata al trasporto merci su ferrovia "La cura del ferro" si è tenuta a Milano, organizzata dal suo ideatore Angelo Cotroneo del Dipartimento Nazionale Mobilità UILTRASPORTI.
L’incontro ha riunito numerosi protagonisti del settore ferroviario e logistico, in un confronto ricco di spunti e riflessioni sul futuro del cargo su rotaia.
Tra i partecipanti erano presenti Sabrina De Filippis, amministratrice delegata di FS Logistix, Federico Pittaluga, amministratore delegato di Medlog, Andrea Appetecchia di ISFORT, Nicola Paradiso, business director di Contship, Luca Adami di DB, Enrico Maria Pujia, capo dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Oliviero Baccelli, responsabile dell’area Trasporti dell’Università Bocconi, insieme a Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti, Andrea Casu, vicepresidente della stessa Commissione, e Roberto Napoleoni, segretario nazionale Mobilità UILTRASPORTI. A coordinare gli interventi è stato Marco Romani, che ha guidato con equilibrio e precisione il confronto tra le diverse prospettive.
Il tema centrale del dibattito – “Il trasporto merci su ferro” – ha messo al centro idee, iniziative e proposte concrete per far crescere una modalità di trasporto che in Italia si attesta ancora intorno al 12% del totale delle merci movimentate.
Tutti i relatori hanno sottolineato la necessità di un intervento strutturato da parte del governo centrale, volto a sostenere l’intermodalità e a rafforzare la competitività del ferro rispetto alla gomma.
Tra le priorità individuate, grande attenzione è stata riservata all’implementazione della digitalizzazione, al rinnovo del parco rotabili con nuove locomotive e carri più efficienti, e al potenziamento del Ferrobonus, incentivo che nel 2024 ha raggiunto quasi 21 milioni di euro. Tale misura, destinata ai servizi di trasporto ferroviario per ridurre le emissioni di CO₂, ha visto l’adesione anche di regioni come Lazio e Calabria, che hanno poi redistribuito i fondi alle imprese ferroviarie del territorio.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema delle interruzioni lungo la rete nazionale, un aspetto che incide significativamente sulla regolarità dei traffici merci. Le imprese ferroviarie stanno collaborando attivamente con il gestore dell’infrastruttura per mitigare gli effetti dei cantieri, che, una volta ultimati, contribuiranno a rendere il trasporto su ferro più fluido e affidabile.
Lo sguardo verso il futuro è stato poi rivolto agli scali merci di nuova generazione: Milano Smistamento sarà il primo a dotarsi di infrastrutture d’avanguardia, con sei gru in fase di consegna e un’estensione di 240 mila metri quadrati.
Il 2026 si preannuncia come un anno chiave, in cui l’integrazione tra vettori e operatori sarà il motore di una ripartenza tanto attesa quanto necessaria per l’intero comparto.