Ancora treni container sui binari del nord est del Paese.
Dopo una prima fase di test nelle scorse settimane, si consolida l'operatività del collegamento ferroviario tra le banchine del terminal Vecon-Psa Venice a Marghera (Venezia) e quello intermodale di Montirone (Brescia), uno dei nodi principali su cui opera il Gruppo MIS per lo sviluppo della propria offerta di servizi da Multimodal Transport Operator (Mto).
Il treno prevede una conformazione di 23 carri da 60 piedi, con una capacità di carico di 46 container.
Si parte con un programma di 50 treni all'anno, per aumentare la frequenza del servizio intercettando altri carichi containerizzati che necessitino di un collegamento affidabile e veloce verso uno dei distretti economici più importanti del Nord Italia.
Grazie al collegamento attivo tra Montirone e Rotterdam, operato sempre dal Gruppo MIS con la trazione di SBB, i clienti potranno anche estendere il mercato di riferimento sino al Benelux e Gran Bretagna, risparmiando tempo ed emissioni di CO2 rispetto a servizi da e verso oriente che transitano da Suez e proseguono oltre Gibilterra per il Nord Europa, GB, Irlanda e Scandinavia.
"Il nuovo servizio - commenta Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico - è la conferma che la strategia intrapresa per valorizzare la modalità ferroviaria è quella giusta.
Negli anni la modalità ferroviaria nel Porto di Venezia è costantemente cresciuta e, se nel 2023 abbiamo registrato una movimentazione di oltre 2 milioni di tonnellate, da gennaio a settembre 2024 abbiamo già superato 1,6 milioni con un incremento, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, del 6%".