Via libera dal Ministero della Cultura al progetto definitivo per il raddoppio della linea ferroviaria Genova–Ventimiglia, nella tratta compresa tra Finale Ligure e Andora. 

Tuttavia, non si placano le critiche: il WWF savonese solleva forti perplessità, puntando il dito contro la presunta scarsa attenzione verso il patrimonio paesaggistico e archeologico del territorio.

L’associazione ambientalista, in una nota ufficiale, sottolinea come nel parere ministeriale, pur contenente una serie di prescrizioni a tutela dei beni monumentali lungo il tracciato, non vi sarebbe una valutazione approfondita degli impatti sull’intero contesto paesaggistico e culturale dell'entroterra savonese.

Le prescrizioni del Ministero

Tra le condizioni imposte dal MiC si segnalano:

  • l’approfondimento progettuale del tracciato in prossimità della stazione di Finale Ligure e della vicina torretta storica,
  • sistemi di monitoraggio e messa in sicurezza durante lo scavo della galleria sotto il castello di Andora,
  • il completamento delle indagini archeologiche già avviate,
  • la sorveglianza archeologica in corso d’opera per tutte le attività di scavo e movimentazione terra.

Misure che, secondo il WWF, non sarebbero comunque sufficienti a garantire una tutela completa e coerente con il valore del territorio coinvolto.

WWF: “Paesaggio dimenticato nel silenzio”

“La decisione del Ministero sorprende per la scarsa considerazione verso un entroterra ricchissimo di beni storici e naturali, un patrimonio unico della Liguria di Ponente”, afferma il WWF Savona. “Nella fase preliminare della valutazione erano elencati molti di questi elementi, ma poi il silenzio è calato su di essi. Nessuna analisi sulla conformità ai Piani Territoriali che ne garantiscono la salvaguardia.”

L'associazione fa riferimento a numerosi elementi storici, archeologici e naturalistici che sarebbero minacciati dallo spostamento a monte della linea ferroviaria.

Cantiere e impatto a lungo termine: le criticità

La maggiore preoccupazione degli ambientalisti riguarda la fase di cantiere, descritta come potenzialmente impattante per la durata e le dimensioni delle opere previste. “Ci attendono scavi imponenti, cementificazioni diffuse, infrastrutture provvisorie, discariche temporanee e permanenti, con un forte stress su un’area storicamente fragile e di grande valore paesaggistico.”

Non meno importante l’impatto a lungo termine: il nuovo tracciato interesserà zone di alto pregio naturalistico e storico, tra cui siti carsici con cavità preistoriche, insediamenti romani, chiese medievali, ville storiche, e un paesaggio agricolo tradizionale con muretti a secco, risorgive, boschetti e stagni.

Il caso della Riserva del Rio Torsero

Tra i luoghi segnalati come critici, spicca la Riserva naturale regionale del Rio Torsero a Ceriale, “di rilevanza paleontologica internazionale”, ricorda il WWF. L’area custodisce un ricco giacimento di fossili del Pliocene, noti per l’eccezionale stato di conservazione e varietà.

Appello per nuovi approfondimenti

Il WWF Savona conclude chiedendo una revisione più attenta degli impatti previsti: “Domandiamo se siano stati effettivamente valutati tutti gli impatti su questo patrimonio archeologico e paesaggistico. Serve un ulteriore approfondimento, prima che si comprometta un’area di valore inestimabile”.