"La stessa crisi che sta attraversando il ferroviario merci nazionale ha un riverbero anche nei porti.

I numeri parlano chiaro: -5% dei treni-chilometro rispetto al 2021 sul territorio nazionale e nell’insieme dei porti circa -6% del numero treni rispetto al 2022

Questo conferma che il settore è ancora in crisi e sta affrontando una transizione infrastrutturale complessa", ha dichiarato Giuseppe Rizzi, Direttore Generale di Associazione Fermerci, nel suo intervento all'evento “Ferro-gomma-acqua: l'intermodalità e il porto di Genova” in corso nel capoluogo ligure.

"Per questo è assolutamente positiva la misura introdotta in Legge di Bilancio che consente alle Autorità di Sistema Portuale di stanziare sostegni per la manovra ferroviaria merci in ambito portuale.

Ci auguriamo che questa misura venga attuata dal maggior numero di ADSP possibile", ha proseguito Rizzi, sottolineando l'importanza di un supporto concreto per il settore.

"Considerate le difficoltà infrastrutturali che dureranno fino al 2026, con picchi nel 2025 - ha spiegato Rizzi - è fondamentale anticipare al 2025 il nuovo periodo tariffario che prevede la riduzione dei pedaggi per il trasporto ferroviario merci.

L'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha già espresso parere favorevole. Riteniamo che sia una misura indispensabile per sostenere il settore in questa fase critica”.

Fermerci continuerà a lavorare per promuovere misure di supporto al trasporto ferroviario e alla logistica portuale, favorendo il coordinamento tra istituzioni e operatori per garantire una ripresa stabile e sostenibile.