Questa mattina a Roma sono state inaugurate due nuove stazioni della Metro C: Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e del ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Le stazioni saranno aperte al pubblico a partire dalle 16, offrendo nuove possibilità di collegamento, con la fermata Colosseo/Fori Imperiali che consente lo scambio diretto tra Metro B e Metro C.

Con l’apertura di Porta Metronia, il percorso della linea bus 218 è stato modificato, con cinque nuove fermate su via Illiria, via Farsalo, piazzale Ipponio, piazza Epiro e piazza San Giovanni in Laterano.

Contestualmente, sono state disattivate alcune fermate su via Magna Grecia, via Gallia, via Saturnia, via Faleria, via Appia Nuova e piazza di Porta San Giovanni, integrando così la nuova tratta T3 nella rete urbana.

Resta invece chiuso il museo di Porta Metronia, che comprende la caserma romana della prima metà del II secolo d.C., la Domus del Comandante e la casa del centurione. L’apertura al pubblico è prevista solo nei prossimi mesi.

Sulla prosecuzione della Metro C, da piazza Venezia a Piazzale Clodio, Marco Cervone, direttore Costruzioni della tratta T3 per le imprese guidate da Webuild, ha dichiarato: «A fine gennaio consegneremo le aree della tratta successiva da piazza Venezia, che comprende quattro fermate: Chiesa Nuova, Mazzini, Clodio.

La realizzazione della stazione Venezia richiederà circa 10 anni; con la consegna delle aree potremo procedere con le successive in 11 anni».

Scavi e reperti archeologici: l’apertura della fermata Colosseo porta alla luce interi quartieri di età repubblicana, sepolti dall’epoca di Nerone per la costruzione della Domus Aurea.

Le case dei romani risalenti al I e II secolo a.C., perfettamente conservate, sono state scoperte durante i lavori e alcune strutture, come le terme private di una domus probabilmente appartenente a un cittadino abbiente, sono state restaurate e integrate nell’allestimento della stazione.

Francesca Gherardi, restauratore del Parco archeologico del Colosseo, spiega: «Lo scavo è stato effettuato per il pozzo della Metro C. Le terme della domus sono state trasferite nei depositi, restaurate e ora esposte nella nuova archeo-fermata.

Non si trovano esattamente nel luogo originale, che si estendeva tra le pendici del Colle Oppio e la Velia».

L’allestimento museale offre ai visitatori reperti votivi, statuine e piccoli oggetti ritrovati nella 'colmata' neroniana, tra cui una matrice per riprodurre l’immagine di Eracle, trasformata in una serie pop di colore fucsia.

Foto Comune di Roma