
Per ora, nessun nuovo treno sulla metro B di Roma.
Il Campidoglio aveva previsto di far entrare in servizio a gennaio uno dei 36 convogli appena acquistati, ma Hitachi Rail, il fornitore, non ha ancora fornito alla Mobilità del Comune «un cronoprogramma affidabile».
I ritardi si accumulano: finora sono arrivati soltanto due treni. Per questo, il Comune sta valutando un contenzioso, con la pratica già passata all’Avvocatura.
Il rischio di chiusure anticipate sotto Natale
La questione arriva sulla scrivania del sindaco, che vorrebbe evitare lunghe cause legali ma deve anche considerare le richieste di Hitachi per rispettare i tempi di consegna: l’azienda propone di chiudere la metro B alle 21, anziché alle 23:30 (o all’1:30 venerdì e sabato), per tutto il periodo festivo.
Un disagio notevole per i romani durante lo shopping natalizio. «Hitachi aveva pianificato di lavorare tutte le notti, dalle 23:30 alle 5:00, per le prove in linea — spiega l’assessore Eugenio Patanè —. Ma non è stato possibile mantenere questo ritmo perché la metro B, attiva dal 1955, necessita di manutenzioni ordinarie e straordinarie durante la notte». Di fatto, i collaudi si svolgono solo tre notti a settimana, rallentando la messa in servizio dei nuovi treni.
La «tattica» del contenzioso
Inoltre, «la società non ha garantito il numero di operatori necessari e ha occupato più binari del previsto», aggiunge Patanè, spiegando che, di fronte a questi problemi, il Comune ha avviato «un contenzioso con Hitachi».
Nel contratto sono previste diverse penali, anche se al momento la minaccia di azioni legali può avere un effetto tattico: spingere Hitachi a rinunciare alla proposta di chiusure anticipate durante le feste.
«Si tratta di una decisione molto importante per la città nel periodo natalizio, che dovrà prendere il sindaco».