Un episodio curioso ha attirato l’attenzione dei media transalpini nei giorni scorsi. Protagonisti, una giovane coppia parigina, il loro gatto di nome Monet e un viaggio a bordo di un treno SNCF da Parigi a Vannes.

Secondo quanto riportato, giovedì 21 agosto, intorno a mezzogiorno, Camille e Pierre stavano viaggiando regolarmente sul convoglio insieme al loro animale domestico, alloggiato all’interno di un trasportino conforme.

Nonostante tutto fosse apparentemente in regola – biglietto per entrambi i passeggeri e il supplemento da 7 euro per il trasporto dell’animale – la situazione ha preso una piega inaspettata.

Stando al racconto della coppia, alcuni miagolii di Monet, ritenuti fastidiosi da un altro passeggero, avrebbero spinto il capotreno a intervenire.

Dopo una prima segnalazione, è arrivata la sanzione: una multa da 110 euro per disturbo dell’ordine pubblico.

Nel verbale, il personale ferroviario ha motivato il provvedimento facendo riferimento a "numerose lamentele da parte di viaggiatori" e alla "persistenza del rumore proveniente dall’animale".

Inoltre, secondo la versione della SNCF, a Camille sarebbe stato chiesto di cambiare posto e spostarsi in una carrozza con maggiore disponibilità di sedili, proposta che la passeggera avrebbe però rifiutato.

Camille, da parte sua, respinge le accuse e definisce la sanzione una "vera ingiustizia".

"Non mi è stata data la possibilità di risolvere la situazione al momento. È assurdo essere multati quando si viaggia in regola e con tutte le precauzioni del caso", ha dichiarato.

Interpellata sull’accaduto, la SNCF ha chiarito che "la sanzione non è stata emessa a causa del semplice miagolio dell’animale, bensì per le tensioni createsi a bordo a seguito delle proteste di più passeggeri".

L’azienda ha inoltre confermato l’intenzione di ricontattare la cliente per "chiarire ogni possibile malinteso", sottolineando come tutte le sanzioni possano essere oggetto di contestazione.