Le segreterie regionali dei sindacati Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Ferrovie hanno inviato una richiesta formale all’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Marco Scajola, per sollecitare un incontro urgente sul tema della sicurezza a bordo dei treni e nelle aree ferroviarie.

Al centro della richiesta, la necessità di sviluppare un piano efficace per contrastare le aggressioni al personale ferroviario e ridurre i rischi per l’utenza. I sindacati segnalano infatti una recrudescenza degli episodi violenti, nonostante alcune misure già messe in atto da Trenitalia.

In una nota congiunta, le organizzazioni riferiscono di aver partecipato a una recente riunione con Trenitalia, durante la quale l’azienda ha illustrato le attività svolte negli ultimi mesi, tra cui controlli a terra da parte del personale dell’assistenza e presidi mirati sui treni considerati più a rischio.

Tuttavia, secondo i sindacati, “queste iniziative sono una goccia nel mare”, e non hanno impedito un aumento degli episodi di violenza, alcuni dei quali di estrema gravità.

Critiche anche alle istituzioni locali. I sindacati giudicano “inconcludenti” gli ultimi incontri in Prefettura a Genova e accusano Regione Liguria e le stesse Prefetture di non aver messo in campo risorse e soluzioni adeguate.

Sotto accusa anche la carenza di organico della Polfer, ritenuta insufficiente a garantire un adeguato livello di sicurezza sia per i lavoratori che per i viaggiatori.

“Le risorse economiche stanziate dalla Regione non bastano a rafforzare il presidio ferroviario – denunciano i sindacati – mentre Trenitalia, vincolata ai propri limiti di budget, non può aumentare il personale in servizio. RFI, dal canto suo, non sta dando seguito all’installazione dei tornelli negli impianti”.

La sicurezza dei lavoratori e dell’utenza – prosegue la nota – continua a essere considerata un costo, anziché una priorità. Un atteggiamento che giudichiamo inaccettabile”.

Di fronte a questo scenario, Ugl, Fast e Orsa hanno annunciato l’apertura delle procedure di raffreddamento del conflitto e la mobilitazione dei lavoratori degli equipaggi ferroviari.

Non manca, infine, una stoccata agli altri sindacati: “Dispiace constatare che, anche su un tema così delicato, alcune sigle insistano nel richiedere tavoli separati, invece di agire in maniera unitaria a difesa del personale”.