I giorni appena trascorsi sono stati segnati da un numero significativo di guasti rilevanti sulla rete ferroviaria, che hanno inevitabilmente causato grandi disagi ai viaggiatori e problemi alla circolazione.
Sebbene la quantità e la frequenza di tali episodi ci siano sembrate in linea con il passato – come confermato anche dal Ministro Ciriani – le Ferrovie dello Stato hanno presentato un esposto contro ignoti, ipotizzando la possibilità di atti di sabotaggio finalizzati a gettare discredito sull’azienda di Piazza della Croce Rossa o sul Ministero dei Trasporti.
Alcuni media, questa mattina, hanno ipotizzato una “pista anarchica”, ma l’impressione è che, almeno finora, le prove siano scarse.
In alcuni casi, i guasti sembrano infatti ricondursi a problematiche tipiche della rete ferroviaria.
Ad esempio, risulta difficile immaginare come possa essere sabotata una linea aerea nel bel mezzo della stazione di Milano Centrale.
Più facile risulta invece tenere conto della nota tendenza di alcuni pantografi, come quelli degli ETR 500, a causarne danni improvvisi.
In ogni caso, la questione è ora nelle mani della magistratura.
Ciò che emerge in questo momento, tuttavia, è una sorta di “caccia al guasto”, con attenzione mediatica eccessiva persino verso anomalie di minore entità, che sono sempre state considerate ordinarie in un sistema estremamente complesso come la ferrovia.
Oggi, ad esempio, si dà grande risalto a un treno Regionale (confuso peraltro dai media per un Intercity) soppresso per un guasto alle porte in Liguria, a un convoglio in panne sulla Cuneo-Nizza, o a un problema sulla linea AV Roma-Napoli che ha causato ritardi minimi.
Eventi certamente fastidiosi per chi ne è stato colpito, ma non paragonabili ai guasti di maggiore impatto verificatisi nei giorni scorsi.
L’impressione è che si stia alimentando un clima di “tiro al treno”, ingigantendo ogni piccola anomalia e trasformandola in una notizia di rilievo nazionale.
Un atteggiamento che non contribuisce alla risoluzione dei problemi, che sono numerosi ma su cui si sta lavorando con impegno.
In tal senso la nota di FS sui cantieri aperti per migliorare la rete ferroviaria non è una favola: noi che li seguiamo tutti i giorni possiamo confermare che il lavoro è reale e concreto.
In un momento come questo, è fondamentale mantenere i nervi saldi, concentrarsi sulle soluzioni e soprattutto ridurre il sensazionalismo, sia da parte dei media sia dei politici.
Al contempo, il Ministro Salvini dovrebbe dedicare maggiore attenzione al suo ruolo, assumendo una presenza più concreta e visibile nella gestione delle criticità, che pure sono tante.