"È stato raggiunto un accordo aggiuntivo tra Regione e RFI con il quale si stabilisce che RFI svolgerà anche la seconda fase dei lavori legati all'elettrificazione, sostenuta interamente dall'Amministrazione regionale con 15 milioni già stanziati, della linea Udine-Cividale del Friuli.

Si prevede anche la futura concessione a Rfi del tratto di rete per la sua gestione, mentre la società Ferrovie Udine-Cividale continuerà a gestire la circolazione dei treni.

Un passaggio indispensabile per garantire, a lavori ultimati, il successivo collegamento di questa tratta ferroviaria di circa 15 chilometri con il resto del sistema ferroviario regionale che vede in Udine uno dei nodi centrali".

Lo ha annunciato oggi pomeriggio l'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, al termine dell'incontro con i vertici nazionali di RFI che si è tenuto a Roma, al quale oltre ai tecnici e dirigenti della società e della Regione, ha partecipato anche il presidente di RFI, Dario Lo Bosco.

La riunione si è svolta nell'ambito della due giorni di incontri cui l'assessore Amirante ha partecipato sia al ministero delle Infrastrutture e trasporti, sia con i vertici di RFI per affrontare le molte questioni all'attenzione della Regione riguardo al sistema ferroviario.

"Un ottimo risultato - ha evidenziato Amirante riferendosi al confronto sulla Udine-Cividale - che consente di proseguire nel cantiere lungo la linea Udine-Cividale interessata in questi mesi dalla prima fase dei lavori, finanziati con 46 milioni dei fondi Pnrr, di adeguamento e aggiornamento funzionale e tecnologico lungo l'intera tratta che collega Udine a Cividale.

Lavori che RFI sta eseguendo per conto della società Ferrovie Udine-Cividale e della Regione".

Nel corso dell'incontro, l'assessore ha anche affrontato un'altra cruciale questione legata alla rete ferroviaria regionale e che riguarda le "lunette" - cioè i by pass ferroviari di collegamento alla linea principale Venezia-Udine - delle due tratte Sacile-Gemona e Casarsa-Portogruaro.

"Lo studio di fattibilità delle due lunette - ha spiegato l'assessore - che è stato finanziato con 500 mila euro sempre nell'assestamento estivo di bilancio, sarà oggetto di una specifica convenzione con RFI che si accollerà la progettazione dei due raccordi ferroviari.

Oggi si sono valutati gli aspetti tecnici che caratterizzeranno il protocollo d'intesa che andremo a firmare.

Rispetto alla linea Sacile-Gemona - ha aggiunto l'esponente della Giunta regionale - la lunetta di collegamento con la linea Venezia-Udine consentirà un raccordo diretto con la stazione di Pordenone in modo da rendere la tratta, che oggi a causa dei lavori è ridotta al percorso Sacile-Maniago, molto più attrattiva e appetibile.

Stiamo anche ragionando con RFI - ha fatto sapere la titolare delle delega alle Infrastratture - su un servizio che consenta di accelerare l'apertura e chiusura dei passaggi a livello lungo la linea, oltre che l'eliminazione di quelli che causano maggiori disagi al traffico come quello sulla statale Pontebbana a Sacile".

"La seconda lunetta - ha informato ancora Amirante - riguarda invece la tratta ferroviaria Casarsa-Portogruaro.

Anche in questo caso la progettazione da parte di RFI riguarderà un raccordo tra la stessa tratta e la linea Venezia-Udine, in direzione di Pordenone, al fine di ridurre i tempi di percorrenza, superare le criticità con l'innesto attuale e realizzare un collegamento diretto per evitare di ricorrere alle inversioni e alle manovre dei treni nelle stazioni".