Oggi pomeriggio, Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha risposto al question time in merito all’interrogazione presentata dall'onorevole Faraone.

L'interrogazione riguarda l'ipotesi di riduzione delle corse dei treni e le iniziative previste per affrontare i problemi strutturali delle linee ferroviarie, con l'obiettivo di garantire ai cittadini un servizio affidabile e di qualità.

Durante la risposta, Ciriani ha trattato le preoccupazioni sollevate circa l'efficienza e la sostenibilità del trasporto ferroviario, facendo riferimento alle azioni messe in campo dal governo per risolvere le problematiche infrastrutturali e ottimizzare il servizio.

Il ministro ha evidenziato che sono in corso lavori di potenziamento e manutenzione delle linee ferroviarie per migliorare la puntualità e la sicurezza, assicurando che il governo sia impegnato a evitare riduzioni delle corse che possano danneggiare la qualità del servizio offerto ai cittadini.

“Occorre sottolineare – ha detto Faraone – che i dati relativi ai treni circolanti tra il 2022 e il 2024 evidenziano un incremento complessivo da 8.634 a 8.920 treni al giorno, pari a un aumento del 3,2 per cento. In particolare, tale aumento ha interessato i servizi ad alta velocità, passati dai 331 al giorno del 2022, ai 358 del 2023, fino ai 377 del 2024, con un incremento percentuale, in due anni, del 12,2 per cento.

Un aumento significativo delle frequenze, pari al 14,5 per cento tra il 2022 e il 2024, si registra anche per i convogli impegnati nelle dorsali. Un’ulteriore crescita si è registrata anche nel settore dei servizi regionali dove, a fronte di una media di 7.436 corse giornaliere nel 2022, si è giunti a 7.704 nel 2024, con un incremento del 3,5 per cento.

Ricordo altresì che quest’ultimo segmento rappresenta l’86 per cento dei treni circolanti ogni giorno in Italia, svolgendo, dunque, un servizio fondamentale non solo per la mobilità dei cittadini italiani, sia lavoratori pendolari che studenti, ma anche per la coesione tra aree dell’Italia come quelle interne, per le quali il servizio regionale rappresenta uno dei principali mezzi di spostamento e di collegamento con il resto della Nazione.

I crescenti volumi di traffico e la presenza di numerosi cantieri sulla rete, in virtù della mole di investimenti attualmente in corso, generano inevitabili effetti sul servizio di trasporto e situazioni di disagio come quelle a cui abbiamo assistito di recente.

Per questa ragione sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell’offerta da parte di RFI, d’intesa con imprese ferroviarie, gli stakeholder di settore e le autorità di regolazione dei trasporti.

RFI ha avviato, infatti, uno studio per la elaborazione di un nuovo catalogo dell’offerta, una prima versione del quale è stata condivisa con il mercato a giugno 2024, orientato ad alleggerire la pressione sui grandi impianti più congestionati, a specializzare le linee e le stazioni, anche per ridurre le interferenze tra i diversi servizi.

Va precisato che tale riordino della struttura dell’offerta dovrà garantire lo stesso livello di connettività, incidendo prioritariamente sul sovraccarico della rete connesso a duplicazione dell’offerta dei servizi”.

La deputata Gadda in sede di replica, ha dichiarato:“Lei ha citato i cantieri, gli investimenti, i miliardi che peraltro non ha stanziato il Governo Meloni ma che ha stanziato il Governo Draghi. Il vostro tema è che voi questi miliardi li state gestendo male, perché i cantieri sono in ritardo e non è responsabilità di un’entità sconosciuta.

Abbiamo il Terzo Valico che è fermo, abbiamo la Salerno – Reggio Calabria di cui non si conosce il futuro, abbiamo i nodi, le stazioni, Termini, Firenze, Milano Centrale, che hanno problemi e la sua risposta nasconde un problema: ma chi, in questi due anni, ha portato alla saturazione della rete?

Perché se c’erano queste necessità di coordinamento dei cantieri – e qui il coordinamento non si vede – chi ha gestito questa situazione? Chi ha scelto di arrivare fino a questo punto?

Poi mi permetta di dire che questa risposta denota che nessuno di voi probabilmente ha mai frequentato una stazione in questo momento, perché io le cito il treno alta velocità 9432 di Trenitalia che ha mandato un messaggio, l’altro giorno, avvisando i cittadini, che stavano alla stazione Termini di Roma alle 18,45, che avrebbero dovuto raggiungere, con i loro mezzi, la stazione Tiburtina.

Per chi ha un minimo di contezza di quello che è Roma, queste persone con i mezzi propri hanno raggiunto la stazione Tiburtina e alle 19 il treno era già partito. Mettetevi nei panni di una persona anziana, di una persona con disabilità: come fanno queste persone?”