Cambio ai vertici di Deutsche Bahn: l’attuale CEO Richard Lutz lascerà il gruppo ferroviario statale tedesco con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato.
L’annuncio è arrivato dal ministro federale dei Trasporti, Patrick Schnieder (CDU), che in conferenza stampa a Berlino ha confermato un accordo consensuale per la cessazione anticipata dell’incarico. Lutz, 61 anni, rimarrà in carica fino alla nomina del successore, attesa per il 22 settembre.
Al vertice dal 2017, dopo un periodo come CFO dal 2010 al 2017 e una lunga carriera interna iniziata nel 1994, Lutz è stato negli ultimi anni al centro di numerose critiche, in particolare per il forte calo della puntualità: nel traffico a lunga percorrenza, gli arrivi in orario sono scesi dal 78,5% del 2017 al 62,5% nel 2024.
A pesare, oltre ai ritardi, anche una rete infrastrutturale definita ormai “logorata e in condizioni critiche”, con impatti diretti sulla regolarità del servizio.
Dal punto di vista economico, la DB attraversa da anni una fase complessa, con bilanci in rosso e una riorganizzazione più volte annunciata ma non ancora pienamente attuata. Nel 2024 Lutz aveva lanciato un ambizioso piano triennale di risanamento, volto a migliorare infrastrutture, operatività e sostenibilità economica, che prevedeva anche il taglio di migliaia di posti di lavoro.
L’orizzonte del programma coincideva con la fine del suo contratto nel 2027, ma sarà ora portato avanti senza di lui.
Il ministro Schnieder ha sottolineato che la priorità sarà definire la strategia della nuova DB prima di scegliere la guida operativa, indicando tra gli obiettivi una ferrovia “più puntuale, sicura, pulita, snella ed efficiente”.
La notizia è stata accolta con favore dalla GDL, il sindacato dei macchinisti, che da tempo chiedeva le dimissioni di Lutz. Il leader della GDL, Mario Reiß, ha dichiarato: «Lutz è un buon esperto finanziario, ma non il manager di cui la Deutsche Bahn ha bisogno oggi: non è un vero risanatore».
La decisione segna, di fatto, l’avvio concreto della riforma del Consiglio di Amministrazione e della governance della DB prevista dal programma di coalizione del governo federale.