
Prosegue l’attenzione politica sulla linea ferroviaria Faentina, infrastruttura strategica che collega Ravenna a Firenze attraversando l’Appennino tosco-romagnolo e duramente colpita dagli eventi alluvionali del maggio 2023.
Mercoledì, in Commissione Infrastrutture e Trasporti, la deputata del Partito Democratico Ouidad Bakkali ha presentato un’interrogazione a risposta immediata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, chiedendo tempi certi e un cronoprogramma aggiornato per il completamento dei lavori di ripristino della linea.
“La Faentina è un’infrastruttura storica e vitale per la valle del Lamone – ha spiegato Bakkali – ma da quasi due anni studenti e lavoratori affrontano disagi quotidiani tra sospensioni, rallentamenti e servizi sostitutivi spesso insufficienti. È una situazione ormai insostenibile per chi vive e lavora in questa valle”.
Nell’interrogazione, la deputata ha richiamato le criticità tuttora presenti: circolazione ridotta, blocchi in caso di allerta meteo, orari poco affidabili e una copertura dei bus sostitutivi ritenuta inadeguata.
Pur riconoscendo gli investimenti realizzati da Rete Ferroviaria Italiana – in particolare l’attivazione del nuovo sistema ERTMS, finanziato con 140 milioni di euro del PNRR – Bakkali ha sottolineato come la piena funzionalità della linea non sia ancora garantita.
“Il territorio ha bisogno di certezze, non di annunci. Abbiamo chiesto al Ministro un quadro trasparente e aggiornato delle prossime tappe, perché la mobilità in Appennino è una questione di equità territoriale e di diritto alla continuità dei servizi pubblici”, ha aggiunto la parlamentare dem.

Dal canto suo, il Ministero ha ricordato che i lavori di ripristino e messa in sicurezza della tratta Marradi–Faenza proseguono secondo il cronoprogramma stabilito, comprendendo interventi su armamento, opere civili e difese idrauliche. Il tutto in attuazione della convenzione quadro siglata tra RFI e il Commissario straordinario per l’emergenza.
Il sottosegretario Ferrante ha inoltre precisato che una parte delle opere sarà completata entro giugno 2026, mentre entro la fine dello stesso anno saranno pienamente operativi i cantieri dedicati alla stabilizzazione dei versanti franosi che interessano l’infrastruttura ferroviaria.
“Queste – ha commentato Bakkali – sono le uniche date che ci sono state fornite in Commissione. Continueremo a vigilare affinché vengano rispettate e garantiti adeguati servizi sostitutivi fino alla riapertura completa della linea”.
La deputata ha infine ricordato come la Faentina, inaugurata nel 1893, rappresenti non solo un collegamento essenziale per la mobilità locale, ma anche un presidio contro lo spopolamento dell’Appennino.
“Questa linea è un diritto alla mobilità, allo studio e al lavoro. Se proseguirà la collaborazione tra Ministero, RFI, struttura commissariale, Regioni e Comuni, potremo finalmente restituire alla valle del Lamone la sua ferrovia e alle comunità il senso di continuità che meritano”.