Prosegue la lenta, silenziosa uscita di scena dei TAF dal parco del Regionale di Trenitalia.
In questi giorni è toccato a un convoglio "speciale", il n.01, che più di ogni altro - per ragioni di tempo - porta con sé il peso della memoria.
È stato visto da diversi lettori smembrato nei suoi quattro elementi e caricato su camion, pronto a lasciare il servizio commerciale in Italia.
La sua destinazione resta incerta. Forse seguirà le orme dei convogli n.02, n.26 e n.28, che hanno attraversato il Mediterraneo per una nuova vita in Marocco. Ma non è facile dirlo: dall’altra sponda del mare giungono notizie rare e frammentarie.
Il n. 01 era composto dalle seguenti unità:
- 94 83 4426 001-3 I-TI
- 94 83 0736 001-6 I-TI
- 94 83 0736 002-4 I-TI
- 94 83 4506 001-6 I-TI
Era il capostipite della serie, consegnato alle Ferrovie dello Stato il 17 marzo 1998.
Quel pomeriggio, entrando nel DL di Roma Smistamento, inaugurava una nuova era per i servizi pendolari, sfoggiando la allora nuovissima livrea XMPR.
Un aspetto ancora acerbo: fiancate senza pittogrammi, vomere con appena una sottile striscia rossa antinfortunistica, e il logo frontale nella sua versione spigolosa.
Negli anni successivi ha ricevuto la livrea DPR, ma indosserà mai i colori “Rebel Revolution” del Regionale. La sua corsa si è fermata prima, dopo poco più di 27 anni di servizio.
Con il suo addio, non se ne va soltanto un convoglio: se ne va il ricordo di un tempo in cui i TAF rappresentavano il futuro, e oggi restano a ricordarci quanto in fretta il futuro possa diventare storia.
Foto di Dario Nigrelli e Lorenzo Pallotta