Lo stabilimento Alstom di Savigliano entra in una nuova fase di piena attività, con il programma di produzione dei treni regionali al centro della crescita.

Nei prossimi mesi l’impianto piemontese porterà la produzione a 30 casse al mese, completando tra 5 e 7 convogli regionali Coradia Stream ogni trenta giorni.

Un ritmo che segna uno dei periodi più intensi nella storia recente del sito.

Per sostenere questa accelerazione, entro fine anno arriveranno 200 nuovi addetti, tra tecnici, ingegneri e operai specializzati, che si aggiungeranno agli oltre 1.100 già in forza a Savigliano e negli uffici torinesi.

Il protagonista di questa fase è ancora il Coradia Stream, sia nella versione già nota che in quella in divenire, capace di raggiungere i 200 km/h sia effettuando servizi regionali che Intercity.

Di questi ultimi, ogni treno destinato alle reti regionali italiane — a partire da Toscana, Umbria e Lazio — prende forma proprio qui, dove si concentrano oltre 170 anni di esperienza nella costruzione ferroviaria.

Negli ultimi vent’anni Alstom ha investito in Italia oltre 300 milioni di euro, generando un fatturato superiore a 20 miliardi.

L’ultimo piano da 30 milioni, dedicato proprio a Savigliano, consolida il sito come uno dei poli europei più avanzati per progettazione, sviluppo e collaudo dei treni.

Accanto alla produzione elettrica, l’impianto contribuisce anche all’innovazione sostenibile: entro giugno farà il suo debutto in Valcamonica il primo treno a idrogeno italiano, simbolo della transizione verso una mobilità ferroviaria a zero emissioni.