La Turchia ha avviato un programma di ammodernamento della sua rete ferroviaria, con l'obiettivo di estenderla a 28.000 km entro il 2035.

Il piano prevede il raddoppio e l'elettrificazione di alcune tratte e l'adeguamento dei sistemi di controllo. Oltre a ridurre le emissioni di CO2, il programma mira a potenziare Istanbul come hub centrale per i trasporti tra Asia ed Europa, a fronte del ridimensionamento della rotta settentrionale che passa per la Russia a causa della guerra in Ucraina.

La conformazione geografica della Turchia, caratterizzata da terreni montuosi, rende il programma di ammodernamento ferroviario complesso e costoso. Tuttavia, la Cina potrebbe offrire supporto, poiché ha interesse a rafforzare le connessioni con il Mediterraneo e l'Europa tramite un Paese stabile come la Turchia.

A gennaio 2025, è emerso che il governo di Pechino sta valutando un investimento di 60 miliardi di dollari nei progetti ferroviari turchi, attraverso istituzioni finanziarie e società di costruzione.

Tuttavia, l'impatto di tale intervento dipenderà dalle dinamiche geopolitiche, in particolare dalla relazione tra Cina e Stati Uniti durante la seconda presidenza di Trump.

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