
Il ministro dei Trasporti spagnolo, Óscar Puente, ha annunciato l’intenzione di valutare l’ingresso dei treni cinesi nel mercato nazionale, una prospettiva che da anni preoccupa i grandi costruttori europei come CAF, Alstom e Siemens.
La mossa arriva in un momento critico, segnato dalla carenza di materiale rotabile ad altissime prestazioni, in particolare convogli capaci di operare stabilmente a 350 km/h, requisito ormai fondamentale per incrementare le capacità sulla direttrice ad alta velocità Madrid–Barcellona.
Nel suo imminente viaggio in Cina e Italia, il ministro visiterà gli stabilimenti della cinese CRRC, il più grande produttore mondiale di materiale ferroviario, e di Hitachi Rail in Italia, dove viene realizzato il Frecciarossa 1000, già operativo in Spagna con il servizio Iryo.
CRRC, che produce convogli in grado di raggiungere i 380 km/h e vanta una capacità annua di circa 200 treni AV, guarda da tempo al mercato europeo e ha iniziato a muoversi in Spagna dal 2023.
Puente ha anticipato che Renfe lancerà nel 2026 una nuova, ampia gara d’acquisto di materiale rotabile, finalizzata non solo alla sostituzione delle flotte più datate, ma soprattutto all’aumento della capacità complessiva.
Nonostante l’ordine storico di 500 treni avviato dal precedente governo, la domanda crescente richiede ulteriori investimenti.
L’eventuale sbarco della tecnologia cinese in Spagna potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nel panorama europeo dell’alta velocità, sia per le prestazioni sia per l’elevata competitività economica dei prodotti CRRC.