
C’è anche la stazione di Mortara nell’elenco delle 600 infrastrutture che Rete Ferroviaria Italiana ha inserito nel maxi-programma nazionale di riqualificazione previsto per i prossimi anni.
Un progetto di ampio respiro che coinvolgerà lo scalo lomellino, il più strategico della zona, vero punto di interscambio tra Lombardia, Piemonte e Liguria.
Secondo la pianificazione attuale, gli interventi dovrebbero prendere forma a partire dal 2028, quando verranno attivati i finanziamenti necessari non solo per un profondo restyling, ma anche per una revisione complessiva degli spazi antistanti e retrostanti l’impianto ferroviario.
Un passaggio che potrebbe incidere in maniera significativa sull’assetto urbano della città, soprattutto considerata la posizione centrale della stazione.
Tempi che, peraltro, si intrecciano con il futuro politico di Mortara, chiamata al voto in primavera dopo il commissariamento seguito alla scomparsa del sindaco Ettore Gerosa.

Sul piano operativo, il progetto prevede innanzitutto l’adeguamento delle banchine, oggi troppo basse rispetto ai nuovi convogli: saranno rialzate per garantire un accesso più agevole attraverso le pedane delle carrozze.
Altro nodo cruciale è il sottopasso, che a ogni pioggia si allaga creando pesanti disagi ai viaggiatori diretti ai binari 2 e 3. La riqualificazione includerà inoltre l’installazione degli ascensori, una dotazione finora assente che costringe tutti i passeggeri – compresi quelli con mobilità ridotta – a utilizzare le scale.
Infine, sarà necessario intervenire sulle pensiline esterne, rimosse in passato e ora da ripristinare per garantire un’adeguata protezione agli utenti.
Un insieme di lavori che promette di restituire alla stazione di Mortara un ruolo moderno, accessibile e pienamente funzionale nel sistema ferroviario del Nord Italia.