In Liguria dal prossimo primo gennaio i prezzi di biglietti e abbonamenti ferroviari aumenteranno del 2,5%.

Un aumento puntuale, come puntuali sono le critiche che arrivano alla Giunta regionale guidata da Marco Bucci, da parte dei partiti di opposizione.

Davide Natale, segretario del Partito Democratico in Liguria, attacca duramente la Giunta regionale: “Oltre ai disagi già presenti, arriva la beffa dei biglietti più cari. La Giunta non può limitarsi a dichiarare che è impossibile intervenire. Se si vuole, come fatto in passato, si può bloccare l’aumento”.

Natale esorta la Giunta a rivedere il contratto di servizio con Trenitalia, richiedendo non solo il blocco delle tariffe, ma la loro cancellazione. Il segretario del Pd ligure, insiste sulla necessità di intervenire rapidamente: “È una questione di giustizia sociale. La Giunta deve trovare le risorse per bloccare questi aumenti”.

L’aumento delle tariffe non è un caso isolato, come sottolinea Selena Candia, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra: “Nel 2022 i biglietti sui treni liguri erano già più cari del 70% rispetto alla media nazionale. Questi rincari servono a pagare i 48 nuovi treni, contestati dai comitati dei pendolari per essere più piccoli e meno sicuri”.

In Liguria il trasporto ferroviario è penalizzato dalle continue interruzioni. Jan Casella, consigliere di AVS, evidenzia che “nelle prime due settimane di gennaio la linea tra Genova Sestri Ponente e Cogoleto sarà sospesa per otto giorni, con autobus sostitutivi insufficienti a garantire il numero di posti necessario”.

Casella critica anche il cambio di orario dell’Intercity 505 Ventimiglia-Roma, anticipato di due ore, che penalizza pendolari e studenti diretti a Genova.

Candia e Casella ricordano giornate critiche per i pendolari liguri, come quella del 20 dicembre, quando gli utenti hanno impiegato fino a sei ore per spostarsi tra Imperia e Genova a causa di un’interruzione della linea.

“Le emergenze possono accadere, ma la carenza di personale per interventi rapidi aggrava i disagi”, afferma Casella.

Intanto cresce la preoccupazione tra pendolari, studenti, lavoratori, anche perché il rincaro arriva in un contesto di ritardi e disservizi frequenti, aggravato dai tanti cantieri aperti sulla rete ferroviaria e da una crescente difficoltà negli spostamenti quotidiani.