Arriva dalla Calabria, nel pieno della campagna elettorale per le regionali, il nuovo annuncio del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sul futuro del Ponte sullo Stretto di Messina.
Un'opera al centro del dibattito politico e tecnico da decenni, e che secondo il vicepremier sarebbe ormai pronta a entrare nella fase operativa.
Durante un comizio a Lamezia Terme in sostegno del presidente uscente Roberto Occhiuto, Salvini ha infatti fornito un nuovo aggiornamento sul cronoprogramma: "Entro i primi di novembre" è atteso il via libera della Corte dei Conti e la pubblicazione del progetto definitivo in Gazzetta Ufficiale.
A quel punto, si procederà verso l’apertura ufficiale dei cantieri, che il Ministro fissa per il 2025, definendolo “l’anno dell’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto”.
Una scadenza ambiziosa, che arriva a pochi mesi da un precedente annuncio in cui si parlava genericamente dell’estate 2025 come orizzonte temporale. Tuttavia, Salvini assicura che le osservazioni critiche della Corte dei Conti non influiranno sulla tabella di marcia.
"Il Ponte sarà un simbolo di riscatto per il Sud"
Durante l’intervento, Salvini ha definito il Ponte come un'infrastruttura strategica non solo sul piano trasportistico, ma anche come presidio di legalità e sviluppo economico:
“Il Ponte sullo Stretto sarà una grande operazione contro la 'ndrangheta e la mafia. Dove ci sono lavoro, speranza e futuro non prospera la criminalità. Chi proverà a infiltrarsi negli appalti sarà cacciato: li scoveremo”, ha dichiarato dal palco.
Il Ministro ha inoltre denunciato la presenza di fascicoli aperti in Procura legati all’opera, attribuendo tali criticità a un clima di opposizione politica, in particolare da parte della sinistra: “La sinistra farà di tutto per bloccarci, ma non ci fermeranno, costi quel che costi”, ha aggiunto.
Un'opera tra promesse, critiche e attese ultradecennali
Il Ponte sullo Stretto, da sempre al centro di annunci e ripensamenti, torna così sotto i riflettori con una nuova data sul calendario. Salvini promette il massimo impegno per trasformare in realtà un progetto atteso da generazioni, sottolineando il potenziale impatto sull’occupazione e sulla mobilità dell’intero Mezzogiorno.
“Sono stufo di incontrare giovani calabresi nei cantieri all’estero. Questo progetto rappresenta sviluppo, crescita, e futuro per chi oggi è costretto a emigrare”, ha concluso il Ministro.
Il dossier resta caldo: tra osservazioni tecniche, rilievi giuridici e un’opinione pubblica divisa, il 2025 potrebbe davvero essere – almeno secondo gli auspici del Governo – l’anno zero per il cantiere infrastrutturale più atteso d’Italia.