È una di quelle infrastrutture attese da decenni nel Ponente ligure: il raddoppio della linea ferroviaria Genova–Ventimiglia tra Finale Ligure e Andora.

Ieri, al Ministero delle Infrastrutture a Roma, si è tenuto un vertice per fare il punto su un’opera strategica, ma anche complessa, tra questioni tecniche, indennizzi e impatti sul territorio.

Al tavolo erano presenti il viceministro Edoardo Rixi, che ha definito l’intervento “non più rinviabile”, il commissario straordinario Vincenzo Macello insieme ai tecnici di RFI, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci con gli assessori Giampedrone e Scajola, i tredici sindaci del savonese, oltre alle associazioni agricole e di categoria.

“Il vecchio tracciato non si può potenziare: significherebbe restare senza treni per otto anni,” ha spiegato Rixi, sottolineando come l’obiettivo sia quello di inserire il finanziamento dell’opera nella legge di bilancio 2026.

Le reazioni dei sindaci del territorio

Andora. Soddisfazione da parte del sindaco Mauro Demichelis, che ha ottenuto rassicurazioni su uno dei nodi più sentiti: il sovrappasso ferroviario di via San Lazzaro.

“Sarà alto almeno cinque metri e mezzo – ha dichiarato – per permettere il passaggio dei mezzi pesanti e straordinari utilizzati dalle imprese di cantieristica navale. È un risultato importante per la tutela del porto turistico e per le nostre aziende.”

Demichelis ha poi auspicato la prosecuzione del “clima di collaborazione concreta” con Ministeri, Regione e RFI, ricordando le opere già realizzate attorno alla nuova stazione ferroviaria e la speranza che il raddoppio porti più fermate per Andora.

Albenga. Il sindaco Riccardo Tomatis ha posto l’accento sulle aree agricole, chiedendo che i cantieri vengano spostati lontano dalle zone coltivate e che gli indennizzi vengano erogati prima dell’apertura dei lavori, anche per le opere di viabilità.

Borghetto Santo Spirito. Il primo cittadino Giancarlo Canepa ha ribadito la necessità di garantire la massima tutela ambientale, in particolare per le falde acquifere, e ha proposto opere compensative per evitare che la futura stazione resti isolata dal centro urbano: “Serve spostare il baricentro del paese verso la stazione, altrimenti rischiamo di costruire una cattedrale nel deserto.”

Loano. Il sindaco Luca Lettieri ha confermato che il nuovo tracciato sarà quasi interamente in galleria, con l’eliminazione di sette passaggi a livello, pari alla metà di quelli presenti oggi sul tratto. Ha inoltre proposto come opera compensativa la costruzione di un ponte di collegamento con Borghetto Santo Spirito, già inserito in un protocollo d’intesa tra i due Comuni.

Alassio. Il sindaco Marco Melgrati ha chiesto una revisione del vincolo di inedificabilità su un’area di proprietà di Arte Genova, per consentirne la valorizzazione e una parziale cessione al Comune.

Un’opera chiave per il Ponente ligure

Il raddoppio tra Finale e Andora rappresenta un tassello essenziale del più ampio progetto di modernizzazione della ferrovia Genova–Ventimiglia, destinato a migliorare la capacità e la regolarità del traffico passeggeri e merci lungo l’intera Riviera di Ponente.

Con il confronto di Roma, l’iter sembra finalmente imboccare la via giusta: tra la determinazione politica e le richieste dei territori, il progetto torna a correre — proprio come si augurano da anni i viaggiatori liguri.