"Gli investimenti di RFI nel 2024 ammontano a circa 9,1 miliardi di euro e genereranno un impatto complessivo di circa 5,6 miliardi di valore aggiunto e 80mila occupati".

Sono questi i numeri inanellati dall'amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio, in audizione alla commissione Trasporti della Camera, nella quale ha spiegato che gli investimenti sono in aumento rispetto al 2023, quando sono stati spesi circa 7,8 miliardi di euro (6,2 del 2022).

"Sono in aumento anche rispetto al periodo 2016-19, quando gli investimenti erano a quota 4,5 o addirittura rispetto al 2014, quando gli investimenti annui sulla rete erano inferiori a tre miliardi".

Secondo Strisciuglio, "ci troviamo in un momento di valenza storica per la rigenerazione e lo sviluppo della rete".

Una fase che, ha aggiunto il manager, "richiede grande sforzo industriale per recuperare gap accumulati negli anni passati: confidiamo di poter contare anche in seguito sul sostegno delle istituzioni a vario titolo coinvolte".

Secondo quanto emerso, "su Roma, Firenze e Milano la rete Alta velocità è al massimo utilizzo".

La rete stessa "si estende per 16.800 km, il 72% consiste in una rete elettrificata, 7.700 sono i km a doppio binario, 9.100 quelli a binario unico, 2.200 sono le stazioni 200 sono gli impianti merci, 9.700 ponti e viadotti e 2100 le gallerie.

Queste cifre raccontano la dimensione di un'infrastruttura capillare a livello territoriale e complessa in termini di dotazioni tecnologiche e infrastrutturale", ha aggiunto il manager in audizione.

"La capillarità della rete italiana è superiore alla media europea, 56 km di rete ogni 1.000 km quadrati di territorio, contro una media europea pari a 40 km di linea ogni 1.000 km quadrati".

Conclude Strisciuglio: "RFI gestisce inoltre una rete alta velocità tra le più estese in Europa.

L'infrastruttura italiana risulta tra le reti europee con maggiore grado di elettrificazione, a fronte di un a media poco superiore al 70%, davanti alla rete tedesca, spagnola e francese.

Dal punto vista dell'attrezzaggio tecnologico la rete italiana si colloca ai vertici nel confronto europeo".