Dal giugno 2020, i treni Frecciarossa di Trenitalia servono in via sperimentale la tratta Cassino-Frosinone-Roma, con l’obiettivo di migliorare la mobilità in Ciociaria e facilitare i collegamenti con la capitale.
Questo servizio si è rivelato un successo: ogni giorno circa 300 passeggeri utilizzano l’Alta Velocità, con una corsa mattutina da Cassino a Roma e una di ritorno nel pomeriggio.
Questo flusso, raddoppiato rispetto agli esordi, ha convinto le autorità locali del potenziale per una stazione AV nel territorio.
Il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, ritiene che i numeri dimostrino l’efficacia dell’iniziativa e rafforzino la richiesta per un’infrastruttura AV stabile in Ciociaria.
Tuttavia, il progetto richiede un investimento significativo di 100 milioni di euro e il supporto economico già assicurato dalla Regione Lazio, che contribuisce con un milione di euro annuo per sostenere il servizio di Frecciarossa.
Il primo Frecciarossa sulla tratta Cassino-Frosinone-Roma partì il 14 giugno 2020, appena un mese dopo la fine del lockdown per la pandemia di Covid-19.
Nonostante le circostanze particolari, il debutto fu incoraggiante: nei primi sei mesi, 23.793 passeggeri utilizzarono il nuovo servizio di Alta Velocità.
La domanda è cresciuta rapidamente negli anni successivi, come confermato dalla Corte dei Conti nella sua relazione sulle coperture finanziarie della Regione Lazio per il 2023.
Nel 2021, infatti, i passeggeri sono stati 49.686, mentre nel 2022 hanno raggiunto i 78.462.
Questi numeri dimostrano un crescente interesse per il servizio, alimentando le speranze di trasformare Frosinone e Cassino in punti strategici della rete AV.
I dati sui passeggeri dell’Alta Velocità nella provincia di Frosinone rafforzano la visione del sindaco Riccardo Mastrangeli riguardo all’importanza di una stazione AV.
Con un flusso di viaggiatori significativo, che include anche utenti provenienti da fuori regione, la richiesta di potenziamento risulta ben motivata.
Le soluzioni proposte includono la costruzione di una stazione dedicata tra Frosinone e Ferentino, un progetto che richiederebbe un investimento di circa 100 milioni di euro, come ha ricordato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
In alternativa, per migliorare l’accesso all’Alta Velocità si potrebbe aumentare il numero di corse, portandolo ad almeno otto al giorno, per rispondere adeguatamente alla domanda crescente e per agevolare ulteriormente i collegamenti tra la Ciociaria e il resto del Paese.
Nel primo semestre del 2023, la tratta Alta Velocità Frosinone-Cassino-Roma ha registrato 52.696 passeggeri, facendo prevedere un totale annuo superiore ai 100.000 viaggiatori, un traguardo notevole rispetto agli esordi del servizio.
Dal confronto con gli anni precedenti emerge un aumento significativo della domanda: nel 2022, il numero di passeggeri è cresciuto del 58% rispetto al 2021, mentre nel 2023 si registra un ulteriore incremento del 34%.
La distribuzione dell’utenza tra le due stazioni è abbastanza bilanciata: il 58% dei viaggiatori sceglie la stazione di Frosinone, mentre il restante 42% si serve di quella di Cassino.
I dati sull’Alta Velocità della provincia di Frosinone risultano ancor più rilevanti se confrontati con quelli della stazione di Orte, un importante snodo ferroviario del Centro Italia.
Nel primo semestre del 2023, infatti, i treni Frecciarossa a Orte hanno trasportato 36.420 passeggeri, proiettando un totale annuo di poco meno di 73.000, ovvero circa 30.000 passeggeri in meno rispetto alla tratta Cassino-Frosinone-Roma.
Nonostante il maggior numero di passeggeri sulla tratta di Frosinone, la Regione Lazio corrisponde a Trenitalia un importo leggermente superiore per il servizio del Frecciarossa Roma-Orte rispetto a quello per Cassino-Frosinone-Roma.
Fonte Il Messaggero