Si preannuncia un fine settimana complicato per i viaggiatori ferroviari a causa di uno sciopero che inizierà sabato 23 alle ore 21:00 e durerà 24 ore, fino alle 21:00 di domenica 24.

L’agitazione, indetta dai sindacati di base, coinvolgerà "tutto il personale delle società del Gruppo FS e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale", secondo quanto riportato in una nota dell’Usb.

A fermarsi saranno, per l'esattezza, il Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper, Trenord e Italo. L'eccezione riguarda le regioni Piemonte e Valle d'Aosta. 

I collegamenti garantiti

Ferrovie dello Stato ha comunicato che saranno comunque garantiti alcuni collegamenti.

Per i treni cancellati, i passeggeri possono richiedere in anticipo il rimborso o riprogrammare il viaggio.

Sul sito ufficiale, FS spiega che:

  • Per i treni Intercity e Frecce, è possibile richiedere il rimborso fino all’orario di partenza previsto;
  • Per i treni Regionali, la richiesta di rimborso può essere effettuata entro le 24:00 del giorno precedente l’inizio dello sciopero.

In alternativa, è possibile riprogrammare il viaggio alle stesse condizioni, compatibilmente con la disponibilità dei posti.

Inoltre, FS assicura che saranno operativi i treni a lunga percorrenza indicati nella tabella consultabile sul loro sito.

Anche Italo, attraverso il proprio portale, ha pubblicato l’elenco dei treni garantiti durante lo sciopero.

Le ragioni dello sciopero

L’agitazione è parte della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale delle attività ferroviarie, condotta da diversi sindacati di base.

L’Usb ha criticato duramente le associazioni datoriali, accusandole di rivolgersi alla Commissione di Garanzia per limitare l’adesione agli scioperi.

Secondo il sindacato, il Garante avrebbe ampliato i servizi minimi garantiti attraverso un'interpretazione forzata della normativa, abusando delle proprie prerogative.

L’intervento del Garante

In vista dello sciopero generale previsto per il 29 novembre, lo scorso 14 novembre l’Autorità aveva invitato Cgil e Uil a escludere dallo stop i settori dei trasporti, della sanità e della giustizia.

Il Garante ha motivato la richiesta sottolineando la violazione della regola della rarefazione oggettiva, che impone un intervallo minimo di 10 giorni tra scioperi nel medesimo settore, e della rarefazione riferita al trasporto passeggeri, che vieta la concentrazione di scioperi ravvicinati.

Cgil e Uil hanno accolto la richiesta, escludendo i treni dallo sciopero generale del 29 novembre.