Con l’arrivo dei primi bus a idrogeno si amplia il ventaglio di soluzioni di trasporto ecosostenibile che Tper mette in campo in tutti gli ambiti del proprio servizio.
La prima fornitura di bus FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) a idrogeno è stata aggiudicata a Solaris Italia, che aveva proposto in gara il veicolo "Urbino 12 hydrogen", presentato a Bologna.
Le caratteristiche dei mezzi
Questo autobus è dotato di un innovativo sistema a idrogeno nel rispetto dei più elevati standard di efficienza e sicurezza.
La cella a combustibile da 70 kW di cui è equipaggiato trae l’idrogeno da cinque serbatoi compositi posizionati sul tetto dell’autobus che possono contenere 37,5 kg di idrogeno consentendo una percorrenza superiore a 350 chilometri con un singolo pieno.
L’elevata autonomia è solo uno dei vantaggi operativi; il bus è caratterizzato anche dal funzionamento silenzioso che accomuna tutti i mezzi a motore elettrico, per garantire un ulteriore beneficio acustico in ambito cittadino.
Sul piano ecologico, è interamente a emissioni zero: combinando idrogeno e ossigeno atmosferico in presenza di un catalizzatore, quindi senza combustione termica, la cella a combustibile genera l'elettricità necessaria ad azionare un motore elettrico, producendo vapore acqueo come unica emissione.
Su richiesta di Tper, gli autobus saranno forniti in due diverse configurazioni, quella a tre porte e quella a due porte, idonee al loro utilizzo rispettivamente sulle linee urbane e suburbane.
L'investimento per l'intera fornitura
L’investimento per la fornitura dei 127 bus totali di Bologna è pari a 74,9 milioni di euro: 69,9 milioni di fondi PNRR, di cui era beneficiario il Comune di Bologna, e i restanti 5 milioni sostenuti in autofinanziamento da Tper con risorse proprie.
I 10 mezzi che saranno in servizio nel bacino estense hanno, invece, comportato un investimento complessivo di 5,9 milioni di euro: 5,5 milioni di fondi PNRR messi a disposizione dal Comune di Ferrara e 400.000 euro autofinanziati da Tper.