Nella giornata di ieri, giovedì 19 settembre, alla stazione di Fino Mornasco (Como), si è verificato l'ennesimo episodio di violenza su un treno.

Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 14:30, un uomo — un richiedente asilo di origine nigeriana — è salito su un vagone con una bicicletta elettrica.

Come previsto dal regolamento di Trenord, il capotreno gli ha chiesto di acquistare il biglietto anche per il trasporto della bicicletta.

L'uomo però si sarebbe rifiutato di pagare il supplemento, alzando la voce e innescando una lite con il capotreno.

La situazione è degenerata al punto che quest'ultimo ha iniziato a sentirsi male, e ha richiesto l'intervento dei sanitari.

Il dipendente di Trenord è stato successivamente trasportato all'ospedale di Cantù per accertamenti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cantù, che hanno avviato un’indagine sull’accaduto.

Per consentire l’intervento dei sanitari, il servizio ferroviario è stato sospeso per circa 20 minuti, causando disagi ai passeggeri.

L’episodio di Fino Mornasco si aggiunge a una serie di incidenti simili avvenuti negli ultimi mesi sui treni.

Lo scorso febbraio, alla stazione di Romano di Lombardia (provincia di Bergamo), si è verificata un’aggressione su un treno regionale Milano-Verona.

Secondo le ricostruzioni, un uomo che era salito a bordo del treno alla stazione di Pioltello, avrebbe lanciato il direzionatore di un estintore contro un altro passeggero, dopo che quest’ultimo gli aveva chiesto di abbassare la voce.

La situazione è rapidamente degenerata, con il passeggero colpito che ha reagito dando due pugni in volto all'aggressore.

È stato necessario l’intervento di altri due viaggiatori per separare i due uomini, mentre le forze dell’ordine e il personale sanitario di Areu sono intervenuti per gestire la situazione.

Questi episodi evidenziano una crescente preoccupazione per la sicurezza sui treni regionali, dove sempre più spesso si registrano episodi di violenza e aggressione.