Ieri Roma ha vissuto una giornata di caos ferroviario, che ha messo a dura prova la pazienza di pendolari e viaggiatori.

Le stazioni erano affollate, i treni in ritardo e le informazioni, inevitabilmente, confuse.

Questo disguido ha scatenato una valanga di critiche non solo contro Trenitalia, ma anche nei confronti di RFI e soprattutto del Ministero dei Trasporti, con il Ministro Matteo Salvini accusato di non fare abbastanza per risolvere le problematiche del settore. 

Da parte nostra, riteniamo che l'operato del Ministro debba essere valutato su un arco di tempo più ampio, considerando la complessità della situazione.

Ci pare infatti del tutto inopportuno affermare dopo un lasso di tempo ancora tutto sommato breve che Salvini non stia facendo nulla o che le difficoltà prima della sua nomina non ci fossero.

Ci sono tuttavia due aspetti più di altri che a nostro giudizio sul Ministro meritano una discussione.

Il primo è che il ruolo di Ministro dei Trasporti è estremamente impegnativo e richiede dedizione totale.

Pertanto, sarebbe opportuno che il titolare del dicastero si concentrasse esclusivamente su questo incarico, evitando le troppe distrazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

Il secondo, ancor più cruciale, è che il Ministro dovrebbe sempre metterci la faccia.

Ieri eravamo presenti alla stazione di Roma Ostiense per la presentazione del nuovo brand Regionale di Trenitalia, e fino alla sera prima la partecipazione di Matteo Salvini era stata confermata.

La decisione di disertare all'ultimo momento, probabilmente per evitare contestazioni e domande scomode da parte dei giornalisti, si è rivelata secondo noi a dir poco infelice.

Al contrario, affrontare le critiche e presentarsi di fronte ai cittadini avrebbe potuto rappresentare un chiaro segnale di impegno verso il miglioramento del servizio ferroviario, un impegno iniziato dai governi precedenti e indubbiamente portato avanti con maggiore enfasi da quello attuale.

Con la sua assenza, il Ministro ha dimostrato che il caos di ieri non è stato solo un problema tecnico, ma anche un segnale di una crisi di comunicazione tra istituzioni e cittadini, creando una distanza tra i decisori politici e la realtà quotidiana dei pendolari.

In una giornata difficile come quella di ieri, il Ministro avrebbe potuto cogliere l’occasione per avvicinarsi alla gente, ascoltare le loro preoccupazioni e dimostrare un autentico impegno per il cambiamento.

Un esempio in tal senso vale più di mille parole.

Il 3 giugno 2019, alla stazione di Milano Centrale, si è svolto un evento per il decennale del Frecciarossa. Al termine della manifestazione, l’allora Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, ha scelto di girare per la stazione per verificare di persona la situazione dei pendolari.

Nonostante le critiche ricevute, molti lo hanno ringraziato per il suo gesto, riconoscendo l'importanza di interessarsi alle problematiche di tutti i viaggiatori, non solo degli utenti delle Frecce.

Un gesto semplice, ma non scontato, da parte di chi non aveva certo bisogno di cercare voti.

Semplice come quello dell'AD e DG di RFI Gianpiero Strisciuglio che ieri, alla manifestazione, era regolarmente presente e ha risposto a tutto quello che gli veniva chiesto senza sottrarsi e scusandosi più volte per l'accaduto.