È stato avviato il progetto di ricerca RAN “Rete di Augmentation Nazionale” pensato per migliorare la navigazione satellitare con benefici in termini di sicurezza e sostenibilità economica.
L’iniziativa è stata promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana, ente emittente del bando di progetto, per realizzare sistemi e infrastrutture nazionali di grande rilevanza tecnica e scientifica nell’ambito della Radionavigazione via satellite (GNSS).
RAN si propone, nell’arco di due anni, di realizzare un primo esempio di rete di augmentation nazionale destinata a sostenere la mobilità autonoma e automatica del futuro, a cominciare da quella ferroviaria e stradale.
La tecnologia RAN, infatti, è costituita da una rete di telecomunicazioni innovativa pensata per migliorare la navigazione satellitare, tramite una più precisa conoscenza della posizione dei treni e delle vetture durante i loro spostamenti.
La peculiarità della rete è avvalersi dei sistemi satellitari EGNOS (European geostationary navigation overlay system) e Galileo per supportare funzionalità di posizionamento del treno in ambito ERTMS (European Rail Traffic Management System) e applicare le nuove tecnologie di localizzazione sviluppate per la guida autonoma delle vetture stradali.
Il progetto di Augmentation proposto risponde ai bisogni dell’attuale ERTMS di livello 2 e rappresenta un passo importante verso le future evoluzioni dello standard di segnalamento, verso il Livello 3 e la tecnologia ATO (Automatic Train Operations).
Coordinato da Leonardo, RAN vede, oltre Rete Ferroviaria Italiana, anche la partecipazione di diversi partner riuniti in R.T.I. (Raggruppamento Temporaneo di Imprese), quali Sogei, Radiolabs, Gruppo Alstom, Spaceexe e Stonex.
Con la partecipazione al progetto RAN RFI conferma l’impegno nella ricerca e sperimentazione di applicazioni satellitari in ambito ERTMS, in maniera complementare ad altre iniziative come VICE4RAIL finalizzata ad accelerare l’integrazione di tecnologie satellitari nel sistema di gestione del traffico ferroviario europeo, l’ERTMS, per aumentarne la sicurezza, l’interoperabilità e l’efficienza.