Sembrava destinato a finire nel cassetto il terzo lotto del raddoppio ferroviario sulla linea Orte–Falconara, travolto dalla cancellazione di ben 326 milioni di euro di fondi nel Contratto di Programma 2022–2026 tra il Ministero delle Infrastrutture e RFI.
Invece, inaspettatamente, il 15 maggio scorso il progetto ha ricevuto una nuova spinta in avanti, grazie al via libera ufficiale alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Via libera ambientale e fine della conferenza dei servizi
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in accordo con il Ministero della Cultura, ha espresso un parere favorevole al progetto, chiudendo formalmente la conferenza dei servizi.
Questo passaggio autorizza il proseguimento verso la fase di progettazione definitiva.
Il tratto interessato, ancora in fase di studio tecnico-economico, si estende tra Castelplanio e Serra San Quirico per circa 6 km.
Il nuovo tracciato si sviluppa quasi interamente in variante, con brevi tratti adiacenti alla linea ferroviaria esistente, mantenendo comunque un’impostazione in superficie.
Dettagli tecnici e costi stimati
Il progetto prevede un investimento compreso tra i 400 e i 500 milioni di euro.
Tra gli interventi previsti: la rimozione dei passaggi a livello presenti lungo il percorso, la costruzione di una nuova viabilità locale per mantenere la continuità territoriale, la realizzazione di tre viadotti e l’installazione di una nuova sottostazione elettrica nei pressi di quella esistente a Castelplanio.
Il coinvolgimento del territorio
Nel mese di marzo, i Comuni interessati hanno partecipato alla conferenza dei servizi, esprimendo parere positivo ma anche avanzando osservazioni e richieste.
Queste indicazioni sono state trasmesse al Ministero dell’Ambiente, che le ha recepite nella valutazione d’impatto ambientale inviata a RFI lo scorso 15 maggio.
Ora l’ente ferroviario dovrà adeguare il progetto in base a tali prescrizioni, che saranno approvate formalmente dalla Regione tramite una delibera di giunta.
Le prospettive future
Resta da risolvere il nodo cruciale del finanziamento completo dell’opera.
Una volta assicurata la copertura economica, sarà possibile procedere con la pubblicazione della gara d’appalto.
Secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, non è escluso che tutto possa avvenire entro la fine dell’anno.
Intanto, nelle prossime settimane si aprirà anche il dibattito pubblico relativo al progetto del lotto 1, che riguarda la tratta tra Genga e Fabriano.
Una stagione di rilancio per l’infrastruttura ferroviaria marchigiana sembra finalmente prendere forma.