
I treni bipiano FV-Dosto delle FFS facenti parte della famiglia TWINDEXX di Bombardier ma noti in patria come treni degli "scossoni", non saranno impiegati fuori dai confini nazionali.
«Non è più un tema di discussione», ha detto una portavoce alla radio-televisione svizzera tedesca SRF.
Al momento dell'acquisto si sono volute mantenere aperte tutte le opzioni, ha spiegato la portavoce delle FFS nella trasmissione "Heute Morgen" di Radio SRF.
«Nel frattempo abbiamo visto che esistono altri treni più adatti all'impiego su lunghe distanze all'estero», ha detto, facendo riferimento all'"Astoro", gli ETR 610 di Alstom, che circola su collegamenti transfrontalieri.
Per i TWINDEXX, l'utilizzo è più conveniente all'interno del Paese, in particolare sugli assi est–ovest e nord–sud, ha aggiunto la portavoce.
Il discusso treno a due piani è stato definito dalla portavoce come «la spina dorsale del traffico a lunga percorrenza svizzero», una spina dorsale che le FFS possiedono in 62 unità.

Circa un anno fa il Ceo delle FFS Vincent Ducrot aveva ammesso i problemi di questi treni.
«Il treno che abbiamo ricevuto non è quello che avevamo ordinato», aveva detto allora in un'intervista alla Neue Zürcher Zeitung. In seguito ci sono stati oltre mille adattamenti per migliorarne la friubilità e il funzionamento.
Dalla primavera le FFS hanno individuato margini di miglioramento nel comfort di marcia e nell'affidabilità mentre a partire dal prossimo anno modificheranno progressivamente i carrelli, come annunciato circa due settimane fa.
Con questo intervento la comodità di viaggio dovrebbe così migliorare sensibilmente.
Tale lavoro costerà 90 milioni di franchi. Gli investimenti saranno più che compensati grazie a minori costi di manutenzione sull'intero ciclo di vita, è stato detto.
Alla fine la ferrovia risparmierà 40 milioni di franchi grazie alla modifica. I lavori dovrebbero concludersi entro l'inizio degli anni 2030.