Una buona notizia per i pendolari della Porrettana: con l’avvio del nuovo anno scolastico sarà riattivata la fermata di Pian di Venola.

L'annuncio è arrivato durante l’ultima riunione del Tavolo di monitoraggio, che ha visto la partecipazione di sindaci, rappresentanti delle scuole, comitati di pendolari, Regione Emilia-Romagna e Trenitalia-Tper.

Secondo quanto riportato in una nota della Città Metropolitana, “il 93% dei treni che percorrono la linea Porrettana viaggia in orario. Dopo il cambio d’orario di giugno 2024 e la successiva rimodulazione attuata a novembre, il servizio ha progressivamente recuperato i livelli di puntualità del passato, pur restando margini di miglioramento”.

Un dato incoraggiante, che supera sia la media regionale che quella delle altre linee, ma che – come ha sottolineato Simona Larghetti, consigliera metropolitana con delega alla Mobilità sostenibile – “non ci soddisfa ancora pienamente.

Per questo abbiamo chiesto al gestore maggiore attenzione, in particolare sulle corse più affollate nelle fasce orarie pendolari”.

Durante l’incontro è stata accolta con favore la conferma tanto attesa: da settembre, con la ripresa delle lezioni, tornerà attiva la fermata di Pian di Venola.

La sua sospensione, avvenuta a novembre, era stata decisa per esigenze legate agli orari e ai tempi di percorrenza dei treni passanti.

In questi mesi la tratta è stata coperta da un servizio sostitutivo su gomma, ma le istituzioni si erano impegnate a rivalutare la situazione al termine dell’anno scolastico. Ora, grazie al lavoro congiunto del gestore e della Regione, è arrivato il via libera.

Alla riunione ha preso parte anche Valentina Cuppi, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese e sindaca con delega alle politiche per l’Appennino, che da tempo chiedeva con forza il ripristino della fermata in una fascia oraria strategica per studenti e personale scolastico diretti verso gli istituti dell’area.

Infine, è stato fatto il punto anche sui servizi notturni e del fine settimana, attualmente garantiti con autobus sostitutivi.

“È stata ribadita – ha concluso Larghetti – la necessità di superare questa fase sperimentale e avviare una riflessione concreta sulla possibilità di attivare corse ferroviarie vere e proprie in quegli orari, fondamentali per i giovani e per contrastare lo spopolamento delle aree appenniniche”.