Rete Ferroviaria Italiana ha avviato la redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (Docfap) per il raddoppio selettivo della linea Aosta–Ivrea–Torino.
L’annuncio è stato dato venerdì 26 settembre, durante un incontro in municipio a Ivrea, alla presenza degli assessori ai trasporti Marco Gabusi (Regione Piemonte) e Luigi Bertschy (Regione Valle d’Aosta), del sindaco di Ivrea Matteo Chiantore e del responsabile della Direzione strategie, sostenibilità e pianificazione di Rfi, Michele Rabino, che ha illustrato i risultati del lavoro preliminare.
Il nuovo documento dovrà analizzare diverse soluzioni progettuali per migliorare le prestazioni della linea e rendere più competitivo il collegamento con Torino.
Al momento sono allo studio tre scenari d’intervento, per i quali sarà condotta un’analisi costi-benefici. Due di questi prevedono l’ingresso di Ivrea nel Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino; tutti e tre contemplano invece l’attivazione di collegamenti a lunga percorrenza — Intercity o Frecciarossa — da e per Aosta. Entro un anno Rfi prevede di completare la fase di studio, che sarà poi sottoposta agli enti locali e al Ministero dei Trasporti per la definizione delle risorse finanziarie.
L’incontro di Ivrea arriva a un anno dalla firma, avvenuta a Châtillon, del Protocollo d’Intesa per la definizione degli scenari di sviluppo dei traffici sulla linea Chivasso–Ivrea–Aosta e la conseguente individuazione di possibili interventi di potenziamento tecnologico e infrastrutturale. Tale protocollo ha permesso di raccogliere i dati necessari per un’analisi congiunta tra Rfi e le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta sulla domanda di mobilità passeggeri e merci lungo la direttrice Aosta–Torino, individuando le principali relazioni e i volumi di traffico.
Il Docfap rappresenta la seconda fase del percorso, successiva alla condivisione con le Regioni degli scenari di offerta e dei potenziamenti infrastrutturali, e precede la Progettazione di Fattibilità Tecnico-Economica. «Il protocollo siglato nel 2024 produce i suoi primi effetti con l’avvio del Docfap nel 2025, che consentirà di analizzare i tre scenari ipotizzati per i futuri raddoppi selettivi», ha spiegato l’assessore valdostano Luigi Bertschy.
«Dopo la prima fase, dedicata all’elettrificazione della linea, si apre quella successiva, volta a individuare lo scenario più efficace per realizzare i raddoppi necessari a migliorare la qualità complessiva dei collegamenti Aosta–Torino», ha aggiunto Bertschy, sottolineando come la collaborazione con l’assessore piemontese Marco Gabusi, le amministrazioni locali e Rfi sia stata determinante per il successo dell’iniziativa.
«L’infrastruttura rinnovata ed elettrificata e l’acquisto di nuovi treni elettrici rappresentano traguardi concreti che aprono la strada a un deciso miglioramento del servizio. Mantenere questi rapporti di cooperazione sarà essenziale per affrontare con maggiore forza politica la fase di richiesta dei finanziamenti ministeriali».