Intervenuto oggi durante il question time alla Camera dei deputati, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha risposto alle interrogazioni delle opposizioni toccando vari temi legati al sistema dei trasporti, con particolare attenzione alla rete ferroviaria nazionale.

Nonostante le difficoltà legate ai numerosi cantieri attualmente attivi – oltre 1.200 secondo il ministero – Salvini ha rivendicato un miglioramento della puntualità nel primo trimestre del 2025.

A marzo, l’Alta Velocità ha registrato l’82,8% di puntualità, gli Intercity l’89,4% e i treni regionali il 91,3%”, ha dichiarato.

Una fotografia che, tuttavia, non sembra rispecchiare pienamente la realtà percepita dai passeggeri, che continuano a segnalare ritardi, soppressioni e disservizi diffusi.

Cantieri e numeri in crescita, ma resta lo scetticismo

Secondo il ministro, i disagi sarebbero il risultato di una fase di profonda transizione e investimento: “Il numero dei treni in circolazione è aumentato così come i passeggeri. I benefici saranno visibili solo a lavori conclusi”, ha spiegato.

Tuttavia, tra i pendolari permane scetticismo sulla reale efficacia degli interventi annunciati.

Focus su Liguria e Sicilia: “Situazioni complesse”

Tra le situazioni più critiche segnalate in aula, quella della Liguria, dove i lavori sul ponte ferroviario di Bressana Bottarone stanno causando gravi disagi alla circolazione. Salvini ha assicurato che “si stanno adottando tutte le misure necessarie”, pur ammettendo che “la situazione resta complessa”.

Riflettori anche sulla Sicilia. Il ministro ha ribadito la necessità di modernizzare le infrastrutture isolane, rilanciando il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: “È curioso che chi chiede di spendere meno per arrivare in Sicilia sia contro il Ponte, che permetterebbe di arrivare prima e con meno costi”, ha affermato.

Un'affermazione che non ha convinto le opposizioni, che sottolineano come le priorità per i siciliani restino i disservizi quotidiani sui treni regionali.

Prezzi dei voli in calo, secondo i dati Istat

Infine, Salvini ha risposto a un’interrogazione del Movimento 5 Stelle sul caro voli.

Secondo i dati Istat, a marzo 2025 le tariffe per i voli nazionali sarebbero diminuite del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2024.

C’è stato un incremento della domanda sulle tratte da Cagliari, Palermo e Catania verso Roma e Milano, mentre si è registrata una flessione nei voli in direzione opposta”, ha riferito il ministro, che ha nuovamente collegato il tema del caro trasporti alla necessità del Ponte sullo Stretto.