Si accende la campagna elettorale nelle Marche a due mesi dal voto regionale, e il tema delle infrastrutture torna al centro del dibattito politico.
L’europarlamentare Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, lancia un duro affondo contro l’attuale governo e la gestione dei fondi destinati al bypass ferroviario Pesaro-Fano.
"Da presidente della Regione – ha dichiarato Ricci – impedirò il più grande scippo di risorse pubbliche mai subito dalle Marche. Giù le mani dai 1,8 miliardi destinati alla nostra regione per il bypass di Pesaro e Fano".
Il riferimento è allo stanziamento approvato durante il governo Draghi dall’allora ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, ora in bilico dopo la nomina, da parte dell’esecutivo Meloni, dell’amministratore delegato di RFI Aldo Isi a commissario straordinario per l’alta velocità lungo la dorsale adriatica.
Il nuovo progetto punta all’arretramento della linea ferroviaria tra i 5 e i 7 chilometri nell’entroterra marchigiano, in gran parte in galleria, mantenendo però la linea esistente per il trasporto locale. Un’opera da 20 miliardi di euro, ancora priva di studi di fattibilità concreti.
L’ipotesi, tuttavia, ha trovato l’appoggio dei sindaci di Fano e Mondolfo, Luca Serfilippi e Nicola Barbieri, quest’ultimo anche candidato con Fratelli d’Italia alle prossime regionali.
Per Serfilippi, l’alta velocità rappresenta "un’opportunità per collegare le aree produttive, dove si lavora e si vive", mentre il bypass, secondo lui, "avrebbe diviso Fano in due, compromettendo la qualità della vita e alterando il paesaggio urbano".
Dello stesso avviso Barbieri: "La nomina del commissario segna la fine di una stagione segnata da progetti dannosi come quello del bypass ferroviario, sostenuto dal Pd e da Ricci".
La replica del candidato del centrosinistra non si è fatta attendere: "Non c’è nulla da festeggiare. Il governo non ha stanziato un solo euro nella legge di bilancio per l’alta velocità adriatica, né ha previsto risorse europee.
Se l’intenzione è partire da Bologna o Bari, Pesaro e Fano rischiano di restare tagliate fuori. Senza fondi, il commissario non potrà fare nulla, e finora l’unico tracciato reale resta quello del bypass".
Ricci contesta inoltre la possibile riallocazione dei finanziamenti: "È assurdo che si spostino risorse destinate alle Marche verso Emilia-Romagna e Puglia. Mi stupisce che qualcuno possa gioire per questo trasferimento".
I toni si inaspriscono ulteriormente con il botta e risposta tra i candidati. "Il potenziamento della linea costiera è una svolta storica per imprese, turismo e mobilità", ribatte Serfilippi.
Barbieri rincara: "Il progetto di arretramento a sud di Pesaro o Fano era privo di visione e avrebbe spaccato la provincia. L’alta velocità, invece, può rivoluzionare le Marche".
"Serfilippi e Barbieri – controbatte Ricci – dovrebbero pensare a fare i sindaci prima di occuparsi di propaganda. Andrò personalmente a Fano e Mondolfo a spiegare ai cittadini le responsabilità politiche e amministrative di questi due esponenti".