Lo sciopero dei treni previsto per il fine settimana del 22 e 23 febbraio 2025 è stato revocato, mentre rimane confermato quello del trasporto pubblico per lunedì 24 febbraio 2025.
Revoca dello sciopero dei treni del 22 e 23 febbraio
Il Gruppo FS Italiane ha annunciato, tramite un comunicato, la revoca dello sciopero nazionale del personale ferroviario, inizialmente indetto da alcune sigle sindacali autonome, che avrebbe dovuto iniziare alle 21 di sabato 22 febbraio e terminare alle 21 di domenica 23 febbraio 2025.
Di conseguenza, la circolazione dei treni sarà regolare in quei giorni. Anche Italo ha confermato che, a seguito della comunicazione del sindacato USB lavoro privato, lo sciopero di 24 ore previsto dalle 21 del 22 febbraio alle 20.59 del 23 febbraio è stato annullato, con la circolazione regolare dei treni.
Revocato anche lo sciopero di Trenord.
Tuttavia USB coordinamento nazionale ferrovie parla di "regole cambiate in corso d'opera" e annuncia il nuovo stop per il 18 marzo.
Il riferimento del sindacato è alla decisione della commissione di garanzia sugli scioperi di introdurre le fasce di garanzia nei giorni festivi e aumentare il numero dei treni garantiti a media/lunga percorrenza.
Per USB è una limitazione del diritto di sciopero.
Sciopero dei trasporti del 24 febbraio 2025
Lunedì 24 febbraio, invece, è confermato uno sciopero nazionale che interesserà il trasporto pubblico locale, con disagi per bus, metro e tram in diverse città italiane, tra cui Roma, Milano e Torino.
Roma: i servizi saranno garantiti solo nelle fasce orarie 5:30 - 8:30 e 17:00 - 20:00.
Milano (ATM): il servizio sarà attivo dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 fino alla fine del servizio.
Torino (GTT): il trasporto urbano sarà operativo dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00, mentre il servizio extraurbano e ferroviario sarà garantito dalle 8:00 alle 10:00 e dalle 17:00 alle 20:00.
Motivazioni dello sciopero
Lo sciopero è stato proclamato per protestare contro le condizioni contrattuali e salariali nel settore del trasporto pubblico, in particolare per il mancato adeguamento economico per il triennio 2024-2026. Le aziende di trasporto pubblico forniranno aggiornamenti sui servizi garantiti attraverso i propri canali ufficiali.