Il 28 febbraio scorso, un grave incidente ferroviario ha causato la dispersione di benzene tossico nei pressi di Hustopeče nad Bečvou, nella regione di Přerov, Repubblica Ceca.
Per affrontare la problematica ambientale, il governatore di Olomouc, Ladislav Okleštěk, ha dichiarato lo stato di emergenza.
L'incidente è avvenuto all'ingresso della stazione di Hustopeče, forse a causa dell'eccessiva velocità del treno merci deragliato.
Dei 17 carri coinvolti, diversi hanno preso fuoco, e circa 350 delle 1.020 tonnellate di benzene trasportate sono fuoriuscite, contaminando le acque sotterranee e un lago vicino.
Lo stato di emergenza, attivo dal 30 marzo, concede poteri speciali all’amministrazione locale, consentendo misure straordinarie come obblighi di lavoro, decisioni rapide sull'assistenza e l'impiego di risorse per la bonifica.
Inoltre, permette restrizioni di accesso e la realizzazione immediata di opere di contenimento.
Il ministro dell’Ambiente ceco, Petr Hladik, ha evidenziato il rapido peggioramento della situazione, sottolineando la necessità di un intervento urgente per proteggere le fonti di acqua potabile.
Il primo pozzo contaminato è stato rilevato poche ore dopo l’incidente.
Le operazioni di bonifica sono in corso: sono state scavate fosse tra i binari e il lago e installate palancole in acciaio fino a sette metri di profondità per contenere la diffusione del benzene.
Finora sono stati completati 180 metri di barriera, con una progressione di circa 25-30 metri al giorno.
Si prevede la costruzione di almeno altri 210 metri di muro, con possibilità di estendere l'intervento.
Radek Buryánek, portavoce dei Vigili del Fuoco regionali, ha confermato che i muri di Larsen stanno riducendo la contaminazione.
Secondo Okleštěk, i danni economici derivanti dall'incidente ammonteranno a circa 1 miliardo di corone ceche (40,1 milioni di euro).
Lo stato di emergenza sarà in vigore fino al 27 aprile.