Ritardi importanti e danni economici significativi per l'elettrificazione della linea Bari–Taranto gestita da Ferrovie del Sud Est. 

A comunicarlo è la stessa azienda, che segnala come la progressiva realizzazione dell’impianto di trazione elettrica stia subendo gravi rallentamenti a causa di ripetuti furti di materiale lungo l’infrastruttura.

Le tratte più colpite sono la Statte–Taranto Galese, dove solo da inizio anno si sono verificati sette furti, seguita dalla Martina Franca–Crispiano (tre episodi) e dalla stazione di Taranto Galese, bersaglio di due incursioni.

Nel mirino dei malviventi soprattutto contrappesi in ghisa e corde in rame, elementi fondamentali per il completamento degli impianti elettrici di trazione.

Il bilancio è pesante: dodici furti in un anno e 200.000 euro di danni tra materiali sottratti, ripristini e interventi straordinari.

Ma l’impatto più critico riguarda i tempi di realizzazione: secondo Ferrovie del Sud Est, il cronoprogramma dei lavori subirà uno slittamento di circa sei mesi, con inevitabili conseguenze anche sulla messa in servizio dei convogli elettrici, oltre a un aumento dei costi per la riorganizzazione delle attività già programmate.

Per contenere l’emergenza, l’appaltatore ha attivato un servizio di guardiania dedicata sulle tratte più esposte, supportato da un presidio interno gestito da FSE, incaricato di monitorare i punti più vulnerabili e allertare le Forze dell’Ordine in caso di presenze sospette.

La società ha inoltre interessato la Prefettura di Taranto e la Procura della Repubblica, chiedendo un intervento istituzionale affinché vengano adottate misure concrete per contrastare furti e danneggiamenti, e tutelare così un’opera strategica per la mobilità regionale.