La stazione ferroviaria di Civitavecchia è finalmente pronta a cambiare volto.

Oggi, lunedì 17 novembre, alle 10.30, Rete Ferroviaria Italiana effettua il sopralluogo ufficiale in vista dell’avvio dei lavori di restyling dell’edificio, inseriti nel programma di valorizzazione delle stazioni del Lazio.

Sono presenti il sindaco Marco Piendibene e l’architetto Antonello Martino, responsabile Ingegneria e Investimenti Stazioni di RFI.

Un passaggio atteso, che il primo cittadino ha definito più volte come “storico”.

«Si è tardato un po’ rispetto a ottobre – ha ricordato Piendibene – ma sono 25 anni che la stazione non veniva presa in considerazione da Rfi. Siamo arrivati ai vertici delle Ferrovie e ora ci siamo davvero».

Il cantiere, già in fase di allestimento da metà ottobre, prende il via dall’area dei due ex magazzini, oggi chiusa al pubblico, così da non impattare sulla quotidianità dei pendolari.

L’intervento prevede lavorazioni “a stralci”, con la chiusura di una zona alla volta per ridurre al minimo i disagi.

L’opera discende dall’accordo procedimentale firmato il 15 maggio da Comune, RFI e FS Sistemi Urbani: un progetto da 23,8 milioni di euro, con una durata stimata tra i 18 e i 20 mesi, che punta a restituire decoro e funzionalità a un nodo ferroviario cruciale per pendolari, turisti e per i 3,5 milioni di crocieristi che ogni anno transitano in città.

Una svolta che, questa volta, sembra davvero ai nastri di partenza.

La prima fase dei lavori riguarda l’edificio della stazione, il cui nucleo originario, risalente al 1860, è stato poi successivamente ampliato tra il 1945 e il 1965. L’intervento comporterà una significativa ridefinizione e ridistribuzione degli spazi interni, con il raddoppio dell’area destinata alla sala d’attesa, l’ampliamento dei servizi igienici e la ridefinizione degli spazi commerciali.

Il restyling - le cui scelte sono frutto del dialogo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per L'Etruria Meridionale - restituirà identità e valore storico al fabbricato grazie al ripristino delle arcate originarie e alla rimozione delle aggiunte incoerenti e di scarso valore architettonico che sono state fatte nel tempo all’edificio originario.

Particolare attenzione sarà posta sugli interventi per il miglioramento dell’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche, in particolar modo con la riqualificazione dei sottopassi di stazione (i lavori inizieranno nel primo trimestre del 2026); seguirà l’installazione di due ascensori lato mare e lato monte del sottopasso passante.

Le fasi successive del progetto interesseranno i fabbricati accessori e le aree esterne, con la riorganizzazione dei percorsi di accesso pedonali e veicolari, la creazione di nuove aree verdi attrezzate e il restauro conservativo delle pensiline in ferro.

Previsto inoltre il recupero della “Fontana del capitello”, realizzata con uno dei capitelli scolpiti per la stazione Termini nel progetto originario del 1938 firmato da Angiolo Mazzoni.