Non tira una buona aria per la pace, a livello globale. Tra tensioni crescenti, conflitti aperti e scenari geopolitici sempre più instabili, diversi Paesi stanno rivedendo le proprie strategie difensive e logistiche.
In questo contesto, anche i Paesi Bassi si stanno muovendo: il Ministero della Difesa olandese e la compagnia ferroviaria NS stanno valutando la possibile riconversione di vecchi rotabili in ospedali mobili per militari feriti.
La notizia, anticipata dal quotidiano AD e confermata da un portavoce della NS, riguarda attualmente «colloqui esplorativi» tra le due parti.
Non è ancora stato definito con certezza quale materiale rotabile verrà coinvolto, ma la NS ha dichiarato che nei prossimi anni alcuni treni saranno dismessi, e potrebbero dunque essere messi a disposizione della Difesa.
«Dipenderà anche da quali sono le necessità della Difesa», ha specificato il portavoce.
Stando alle indiscrezioni riportate da AD, si ipotizza una riconversione iniziale di 24 mezzo entro il 2026, ma il numero potrebbe salire in base all’evolversi del progetto e delle esigenze operative.
Non si tratta dell’unico segnale dell’adattamento in corso: già la scorsa settimana, il Ministero della Difesa ha annunciato un accordo con la compagnia aerea KLM, che prevede l’impiego di alcuni suoi piloti come riservisti per la conduzione di aerei da combattimento.
I primi ad essere coinvolti saranno piloti entrati da poco in servizio presso KLM, molti dei quali hanno già un passato nella Difesa.
La compagnia ha messo a disposizione cinque posizioni a tempo pieno, che verranno condivise tra più piloti: oltre alla loro attività civile, potranno così continuare ad addestrarsi, ad esempio sugli F‑35.
Segnali, tutti, di un clima internazionale che richiede prontezza e adattamento anche nelle infrastrutture civili.