"Non esiste un sistema ferroviario nazionale equo ed efficiente se si ignora accanto all’alta velocità, la necessità di rafforzare la rete di Intercity, i collegamenti regionali e i treni notte.

È il momento di pianificare il trasporto pubblico guardando anche alle esigenze di chi vive fuori dai grandi assi dell’Alta Velocità. 

L’ordine del giorno che ho presentato al decreto-legge infrastrutture, accolto con riformulazione dal Governo, va esattamente in questa direzione" dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Carla Giuliano, originaria di San Severo, commentando l’ordine del giorno approvato nell’ambito del decreto infrastrutture.

"Già con un emendamento presentato sempre al decreto infrastrutture, ma che purtroppo è stato bocciato dal Governo Meloni, avevo chiesto che le centrali di committenza, quelle che gestiscono gli affidamenti per i servizi ferroviari, fossero obbligate a seguire principi precisi: divisione del servizio in lotti territoriali per evitare concentrazioni, integrazione tra Intercity e treni regionali, incremento dell’offerta commerciale e rilancio dei treni notte in particolare sulla dorsale adriatica".

L’intervento proposto puntava a potenziare i collegamenti ferroviari lungo la dorsale adriatica, migliorando la rete di treni Intercity e regionali in grado di unire le stazioni della Puglia e del Molise con quelle del centro e nord Italia. L’obiettivo era costruire un’offerta integrata, con orari coordinati e un servizio capillare.

"Basti pensare, infatti, che centri ferroviari strategici che si trovano lungo la dorsale adriatica, come ad esempio San Severo, la mia città, ma anche Trani, nota località turistica, balneare e culturale, sono collegate lungo la dorsale Adriatica, con treni intercity diretti verso nord soltanto fino al primissimo pomeriggio.

Dopodiché occorre spostarsi nei capoluoghi di provincia per viaggiare verso nord con un treno diretto. E questo nonostante la linea ferroviaria adriatica rappresenti un’infrastruttura di rilievo strategico per il collegamento tra le regioni del Mezzogiorno e il resto del Paese, specialmente per la regione Puglia, di cui attraversa i principali poli urbani e produttivi".

L'on. Giuliano sottolinea: "Per questo, dopo la bocciatura del mio emendamento, ho presentato un ordine del giorno per incrementare l'offerta di treni intercity e di frecce sulla linea adriatica, per favorire i collegamenti con la regione Puglia.

Con l’accoglimento del mio ordine del giorno, ci si è impegnati a implementare la presenza di treni intercity e di frecce sulla linea adriatica al fine di favorire maggiori collegamenti con la Regione Puglia. Pungolerò costantemente il Governo su questo tema e vigilerò costantemente per verificare che dia attuazione al mio ordine del giorno e all’impegno preso nei confronti dei cittadini".

Il deputato prosegue evidenziando la necessità di un cambio di rotta a livello nazionale: "Su questi temi occorre un approccio concreto e moderno, in linea con le tendenze europee: in Germania, Austria, Francia, si sta investendo nei treni notte, nei servizi intermodali e nella sostenibilità.

In Italia, invece, si continua a concentrare tutto su pochi assi AV e si lasciano scoperti milioni di cittadini. Il trasporto ferroviario deve essere un diritto, non un lusso. E per questo, serve una programmazione intelligente e pubblica, non frammentata e a misura di rendita. Occorre che il Governo apra una vera stagione di rilancio del trasporto ferroviario pubblico. Infatti, parlare e attivarsi per realizzare un trasporto ferroviario pubblico, capillare ed integrato, con frecce, treni intercity, intercity notte e treni regionali potenziati ed integrati non è tecnica, ma è visione politica. Vuol dire decidere se l’Italia sarà un Paese collegato e sostenibile o frammentato e diseguale".