C'è una importante novità per chi viaggerà col Regionale di Trenitalia dal 1 gennaio.
In caso di ritardi superiori ai 60 minuti, infatti, chi ha acquistato un biglietto elettronico si vedrà accreditare in modo automatico sulla carta usata per il pagamento l'eventuale rimborso.
L'indennizzo verrà corrisposto entro 30 giorni e, come previsto dalle regole, è pari al 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti (per biglietti di importo pari almeno a 16 euro).
Sarà invece al 50% in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti (per biglietti di importo pari almeno a 8 euro).
L'indennizzo non è riconoscuto se l'importo è inferiore ai 4 euro.
Nello specifico, quindi, in caso di ritardo superiore ai 60 minuti del proprio Regionale, Trenitalia prevede generalmente un indennizzo, che appunto verrà accreditato direttamente sulla carta utilizzata per l’acquisto del biglietto, senza bisogno di richieste da parte dei passeggeri.
Tale pagamento verrà effettuato dalla società entro 30 giorni dal viaggio.
Ciò vale solo per i biglietti elettronici. Per i biglietti cartacei, resteranno invece in vigore le procedure tradizionali, che richiedono una richiesta formale di rimborso.
È possibile verificare il diritto all’indennizzo per biglietto singolo sul sito di Trenitalia, all’interno della sezione apposita, inserendo il codice biglietto e la data di emissione, a partire dall’orario di arrivo del treno in stazione.
La verifica è possibile per i biglietti singoli venduti da Trenitalia attraverso i propri sistemi di vendita diretti e indiretti e controllati elettronicamente a bordo treno dal personale di accompagnamento.
Come spiega Trenitalia, per i treni regionali il passeggero ha invece diritto al rimborso integrale del biglietto (senza trattenute) in caso di "soppressione del treno, interruzione o partenza ritardata/prevedibile ritardo all’arrivo alla destinazione finale prevista dal contratto di trasporto superiore a 60 minuti", nonché “mancanza della disponibilità della classe di validità del biglietto” e “ordine dell’Autorità Pubblica”.