Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Pendolari Roma Ostia e Comitato Pendolari ferrovia Roma Nord.
Febbraio 2018: la Regione Lazio (Giunta Zingaretti, in sella da 5 anni) approva l’avvio della procedura ristretta per la gara della fornitura di 38 nuovi treni per le ferrovie Roma Nord e Roma Lido, ma erano già 8 anni che il vecchio Gestore, ATAC S.p.A., chiedeva investimenti sui treni, ottenendo o proponendo solo improbabili ricicli e accroccamenti di rotabili stra-usate altrove.
Solo dopo 4 anni, un’inefficiente Direzione regionale trasporti e mobilità porta alla firma con Titagarh-Firema l’Accordo quadro ed i contratti attuativi, incombendo di lì a pochi mesi le elezioni regionali.
Sono anni che aspettiamo i nuovi treni promessi, pagati in anticipo. Ad oggi l’unica certezza è che i lavoratori che li dovrebbero costruire rischiano il posto di lavoro. Nonostante commesse e ordini da evadere, non li vedremo per anni e si rischia di non vederli mai più questi treni e di far chiudere la Firema!
I pendolari sono esausti per il caldo e per la situazione che non migliora sulle due ferrovie regionali, che rappresentiamo come Comitati da oltre un decennio. Siamo stati anche negli stabilimenti di Caserta e abbiamo parlato con Titagarh; avevamo capito che qualcosa non andava: troppi convenevoli, poca sostanza. Siamo abituati ai fatti e non alle chiacchiere. Avevamo scritto subito che i treni sarebbero arrivati in ritardo, forse dovevamo dire che non sarebbero arrivati affatto, perdendo finanziamenti governativi per circa 300 milioni €.
L’Assessorato ai trasporti della Regione è in grossa difficoltà (per colpe non sue a dirla tutta), ma i R.U.P. che si sono avvicendati sull’appalto… che dirne? La Direzione regionale trasporti e mobilità era presente in tutta questa brutta storia ed ha dato seguito a tutte le indicazioni politiche pervenute allora, pagando in anticipo decine di milioni di euro a Titagarh-Firema, senza evidenziare allert e senza fiatare (in pubblico) fino a quando il ritardo non è divenuto evidente ed annuale, dopo che i Comitati lo segnalavano da mesi in tutti gli incontri istituzionali!
I treni oggi in servizio sono una manciata per linea ed a maggio la nuova dirigenza COTRAL li ha ulteriormente ridotti, sottraendo la flotta dei vecchi Firema alla R.N. e degli MA200 alla R.L., senza supporti reali al servizio se non improbabili e non schedulate navette “integrative” su gomma, magari con pullman turistici da 56 posti cadauno, a fronte di decine e decine di soppressioni continue e ritardi di treni che portano centinaia di passeggeri cadauno.
Che dire delle rotabili Alstom e CAF300 rimaste? I treni sono spesso senza aria condizionata funzionante e con le normali alte temperature di queste ultime settimane si fa fatica a non svenirci dentro!
Di chi è la colpa? In primis della Direzione regionale trasporti e mobilità della Regione Lazio, della precedente Giunta regionale e dei R.U.P. che han pagato senza battere ciglio, ma anche di chi è subentrato nel dis-servizio (Cotral e Astral) che da tre anni stanno facendo quasi rimpiangere Atac, pur con tutti gli strascichi che ha lasciato, primo tra tutti la mancanza di manutenzione regolare dei convogli.
Alla Giunta Rocca spetta invece il premio per la lentezza nelle decisioni di cambiamento delle dirigenze e dei sistemi aziendali ereditati. Pure in COTRAL S.p.A. chi ha modo, cambi mestiere, perché è inconcepibile gestire così male i servizi o che tornino treni, revisionati a caro prezzo, e per mesi non si sappia dove siano e non si abbia una previsione di quando riprenderanno il servizio!
Con la ripresa delle attività scolastiche si sentirà di più la mancanza di treni: chiediamo almeno di far rientrare quelli revisionati/manutenuti per dare sollievo a tutti i pendolari che pagano profumatamente un servizio che di fatto non hanno mai avuto per intero!