Renfe starebbe considerando l'abbandono delle sue operazioni in Francia a causa delle difficoltà burocratiche imposte dalla compagnia ferroviaria francese SNCF.

In particolare, SNCF avrebbe ostacolato la certificazione dei treni AVE di Renfe per l'alta velocità verso Parigi, un obiettivo strategico per la compagnia spagnola.

Lo rende noto La Vanguardia.

Attualmente, Renfe opera due linee in Francia (Barcellona-Lione e Madrid-Marsiglia) ed è autorizzata a lanciare una terza rotta tra Barcellona e Tolosa da aprile. Tuttavia, il progetto chiave rimane l'accesso a Parigi, considerata essenziale per la connessione ferroviaria con l’Europa centrale.

Nonostante Renfe abbia presentato la documentazione tecnica per operare verso la capitale francese già tre anni fa, le autorizzazioni non sono ancora arrivate. Il processo di certificazione, che solitamente richiede sei mesi, continua a essere rimandato, tanto che il debutto previsto per il 2024 è stato posticipato addirittura al 2029.

Oltre agli ostacoli normativi, SNCF avrebbe rifiutato di omologare i treni della serie 100F di Alstom, già in uso nel sud della Francia, giudicandoli “incompatibili”.

Renfe avrebbe quindi proposto la certificazione dei nuovi Talgo serie 106, capaci di trasportare oltre 500 passeggeri, ma anche questa richiesta ha incontrato difficoltà.

Inoltre, SNCF vorrebbe obbligare Renfe e Trenitalia a gestire tratte non redditizie, rendendo ancora più complessa la sostenibilità economica del servizio.

A fronte di questa situazione, Renfe starebbe quindi valutando il ritiro dalla Francia per concentrarsi sul mercato spagnolo e destinare i suoi treni 106 alla concorrenza interna contro Ouigo e Iryo.

Inoltre, una decisione di questo tipo invierebbe un segnale politico a Bruxelles, denunciando la mancanza di separazione tra gestione infrastrutturale e operativa in Francia, a differenza della Spagna, che ha diviso Renfe e Adif per favorire la liberalizzazione.

La relazione tra Renfe e SNCF è stata turbolenta: dopo anni di collaborazione tramite la joint venture Elipsos, SNCF ha rotto unilateralmente l’accordo nel 2022, accusando perdite economiche e il calo del traffico post-pandemia. Nel frattempo, SNCF ha espanso la sua presenza in Spagna con Ouigo, che opera dal 2021 sul redditizio asse Madrid-Barcellona con tariffe aggressive.

Dal 2022 Renfe ha operato in Francia in autonomia, ma le sue linee Madrid-Marsiglia e Barcellona-Lione restano in perdita.

Nel 2023 la compagnia ha registrato un deficit di 123 milioni di euro, ridotto a 20 milioni nel 2024 grazie a misure di contenimento dei costi.

Tuttavia, le continue difficoltà operative in Francia stanno spingendo Renfe a riconsiderare la sua strategia internazionale.