Sono in corso valutazioni per individuare soluzioni alternative alla realizzazione dello scalo merci previsto a San Rocchetto di Castelfidardo, secondo quanto previsto dal progetto avanzato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

L’annuncio, molto atteso dal comitato dei residenti che da mesi si oppone all’opera, è arrivato direttamente dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a seguito di un confronto con l’amministratore delegato di RFI, Aldo Isi.

RFI ha infatti avviato uno studio esplorativo per valutare opzioni diverse, accogliendo le osservazioni espresse dalle comunità locali e dalle categorie coinvolte negli ultimi mesi.

La zona interessata dal progetto confina con il comune di Osimo e, secondo i cittadini, presenta diverse criticità.

«Voglio ringraziare Aldo Isi – ha dichiarato Acquaroli – con il quale ho condiviso la necessità di approfondire il tema.

Mi ha confermato che RFI sta lavorando per individuare possibili alternative, che verranno discusse in un tavolo tecnico da istituire con la Regione, il Commissario di Governo per la Orte-Falconara e Rete Ferroviaria Italiana.

È fondamentale aprire un confronto per trovare soluzioni meno impattanti rispetto al progetto attuale».

Il comitato dei residenti, da tempo mobilitato contro l’opera, ha sollevato diverse preoccupazioni: l’impatto ambientale, il rischio idrogeologico e la valenza storica del sito, dove si combatté una battaglia legata all’unità d’Italia.

Solo pochi giorni fa, una delegazione ha consegnato una lettera allo staff della premier Giorgia Meloni, presso la Mole, nel tentativo di fermare definitivamente l’iter del progetto.

Il tema è stato più volte oggetto di discussione anche in Consiglio regionale, attraverso mozioni e interrogazioni presentate dalle forze di opposizione.