Bryanskij Mašinostroitel'nyj Zavod ha avviato la produzione di una nuova serie di locomotori diesel cargo-passeggeri: il TE26.
Il TE26 è destinato a sostituire i locomotori M62, in servizio da decenni sulle linee dei paesi dell'est. Conosciuti affettuosamente come "Maški", questi locomotori hanno trainato per generazioni convogli di servizio e treni merci sui binari di metà Europa.
Il nuovo TE26 è un locomotore universale, a una sola cassa, adatto sia per treni merci sia per treni passeggeri, ed è dotato di due cabine di guida.
Il cuore del TE26 è un moderno motore diesel 18-9 DGM-02 con turbocompressore di nuova generazione, capace di erogare 2.850 kW — un notevole salto in avanti rispetto ai 1.471 kW del motore dei M62.
La vita operativa prevista per questi locomotori è di almeno 40 anni.
Il primo esemplare della serie, numerato 0001, ha ricevuto il soprannome "Miška" (un diminutivo affettuoso per “orsetto”) ed è stato decorato con una livrea speciale. Il secondo locomotore è attualmente in fase di assemblaggio.
Entrambe le unità saranno sottoposte a prove di accettazione e certificazione nel prossimo futuro.
Una volta concluse le prove e dopo una fase di esercizio controllato, i TE26 saranno immessi in servizio regolare.
La lunga storia dell'M62
L'M62 è un locomotore diesel cargo-passeggeri a sei assi, sviluppato in Ungheria e prodotto in serie a partire dal 1964 presso lo stabilimento di costruzione locomotive di Lugansk (all’epoca Vorošilovgrad).
È stato il primo locomotore diesel sovietico ad essere esportato, dando vita a numerose varianti e versioni unificate nel corso degli anni '80, identificate con la lettera “U”. Le versioni si differenziavano per configurazione a una, due o tre casse.
Tra il 1964 e il 2001 sono stati costruiti circa 7.250 esemplari in URSS e Ucraina.
Il M62 ha avuto una vasta diffusione in numerosi paesi e repubbliche dell’ex blocco sovietico, acquisendo nomi popolari diversi a seconda del luogo :“Marus’ka” in Ucraina, “Munjka” in Lettonia, “Malyška” in Lituania e Lettonia, “Sergej” in Ungheria e Cecoslovacchia, “Gagarin” in Polonia, e “Taiga Trommel” nella ex Germania Est, per via del rumore del motore privo di silenziatore nei primi esemplari.
Con l’arrivo del TE26, si chiude simbolicamente un capitolo lungo oltre mezzo secolo nella storia ferroviaria dell’Est Europa.