La fermata ferroviaria della Fiera di Bergamo si avvicina alla fase cruciale, mentre anche per l’ampliamento del polo espositivo di via Lunga si stringono i tempi.
A fare il punto della situazione è Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova, convocato dalla nuova giunta della Camera di Commercio per illustrare lo stato di avanzamento dei due interventi.
Il progetto più imminente riguarda la fermata del treno sulla linea per l’aeroporto di Orio al Serio. I lavori di RFI procedono spediti e richiedono la realizzazione contestuale di tre sottopassi ciclopedonali – sotto via Lunga, sotto la ferrovia e lungo una pista ciclabile – per un totale di venti metri di lunghezza e sei di larghezza.
Negli ultimi quattro mesi, Bergamo Fiera Nuova, in collaborazione con lo studio Transplan, ha redatto il progetto seguendo le indicazioni di RFI e Italferr, apportando le ultime modifiche a fine giugno.
«Il progetto rispetta le specifiche fornite da RFI, che conoscono perfettamente la materia – sottolinea Epinati –. Per questo motivo, ci aspettiamo un’autorizzazione in tempi rapidi». Lunedì scorso il documento è stato ufficialmente inviato via PEC alla Regione Lombardia e a RFI, dopo essere passato dal Comune, con cui l’opera è stata condivisa fin dall’inizio.
L’obiettivo è chiaro: completare l’intervento entro agosto 2026. Resta però ancora incerta la stima definitiva dei costi. «Per anni la fermata sembrava irrealizzabile – ricorda Epinati –.
La situazione è cambiata quando la linea ferroviaria è stata abbassata al livello del piano campagna. A quel punto ci siamo messi subito al lavoro. Farlo a ferrovia completata avrebbe significato tempi e costi ben più elevati».
Un’infrastruttura considerata strategica per il futuro del polo fieristico: «Consentirà collegamenti diretti con Milano e con l’aeroporto, facilitando anche l’uso del parcheggio come nodo di interscambio. Ci abbiamo lavorato molto, in sinergia con il Comune, che aveva già previsto la fermata nei PGT sia vecchio che attuale».
Parallelamente, avanza il progetto per l’ampliamento della Fiera. «Fin dall’accordo di programma del 2012 erano previsti due nuovi padiglioni», ricorda Epinati. Il Politecnico di Milano è stato incaricato nei mesi scorsi di redigere il concept masterplan, che prevede uno sviluppo modulare in più lotti, compatibilmente con la disponibilità delle risorse.
Il costo complessivo dell’operazione è stimato in 40 milioni di euro, ma nel breve termine l’obiettivo è reperire gli 8 milioni necessari per realizzare il primo lotto e la fermata ferroviaria.
Il progetto del Politecnico sarà pronto a ottobre, dopodiché si potrà procedere con l’assegnazione dell’incarico operativo. «Il primo padiglione è la priorità – spiega Epinati –.
Abbiamo dimostrato alla giunta camerale che, per rimanere competitiva e attrattiva, la Fiera deve puntare al raddoppio degli spazi, trasformandosi in una struttura polifunzionale e moderna, capace di lavorare tutto l’anno, non solo in occasione delle esposizioni».
Un passaggio cruciale che Epinati potrebbe però osservare da spettatore: il suo incarico è in scadenza a fine anno. «Non sono disponibile a un rinnovo – precisa –. Ho già un ruolo delicato in Comune e non intendo cumulare incarichi. Sarò soddisfatto se quanto preparato in questi anni vedrà finalmente la luce».