Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato un ordine del giorno che chiede con forza l’inserimento del ripristino della linea ferroviaria Città di Castello–Arezzo nel progetto Medioetruria, proponendo inoltre la stazione di Rigutino come possibile sede dell’Alta Velocità.
Il documento, presentato dalla maggioranza con il consigliere Claudio Serafini come primo firmatario, ha ottenuto un ampio consenso tra le forze politiche, con un’unica astensione da parte di Castello Civica.
L’assemblea si è riunita lunedì per discutere il tema, ritenuto strategico per il futuro della mobilità nell’Alta Valle del Tevere.
L’ordine del giorno impegna il sindaco Luca Secondi e la giunta a sollecitare un intervento diretto dei presidenti delle Regioni Umbria e Toscana, Stefania Proietti ed Eugenio Giani, oltre che della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, affinché il progetto ferroviario venga concretamente inserito nei piani di sviluppo infrastrutturale.
Il testo è stato emendato su proposta dei consiglieri Domenico Duranti (PD) ed Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che hanno chiesto un immediato potenziamento del trasporto pubblico tra Città di Castello e Arezzo, vista l’attuale carenza di collegamenti diretti.
Nel suo intervento, il sindaco Secondi ha annunciato l’intenzione di chiedere alla Regione Umbria l’apertura di un tavolo istituzionale sul progetto Medioetruria, che affronti sia il tema dei trasporti pubblici tra Umbria e Toscana sia quello delle infrastrutture idriche, a partire dalla recente intesa con la Toscana sulla gestione dell’acqua dell’invaso di Montedoglio.
Scettico invece Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Castello Civica, che ha motivato la sua astensione definendo la proposta "un libro dei sogni": “Si parla di ripristinare un collegamento ferroviario che manca da 81 anni, quando ancora non siamo riusciti nemmeno a sistemare in modo decoroso la tratta Città di Castello–Sansepolcro”, ha affermato, suggerendo piuttosto di riconvertire il vecchio tracciato ferroviario Sansepolcro–Arezzo in una pista ciclabile, nell’ottica di un turismo sostenibile.
Fonte La Nazione